«Nessun cittadino é al di sopra della legge». Il Presidente della Repubblica lancia il suo monito mentre imperversa, da giorni, il braccio di ferro ingaggiato...
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Le parole del capo dello Stato vengono lette nella maggioranza come un chiaro avvertimento proprio al leader leghista che sostanzialmente respinge al mittente l'avvertimento: «Rispettando la legge, la Costituzione e l'impegno preso con gli italiani ho chiuso e chiuderò i porti a scafisti e trafficanti di esseri umani. Indagatemi e processatemi, io vado avanti», è stata la sua reazione. In sostanza, con la sua presa di posizione Mattarella ha cercato di riportare con decisione il confronto politica- giudici nell'alveo del rispetto della divisione dei poteri dello Stato. Quindi l'avvertimento, si ragiona in ambienti parlamentari, è rivolto anche ai pm.
«La magistratura non può e non deve fermarsi mai nella sua opera di giustizia nei confronti di chicchessia. Ma non si deve neppure dare l'impressione che in questa opera vi possa essere la contaminazione di una ragione politica», afferma il Capo dello Stato citando Oscar Luigi Scalfaro nel centenario della sua nascita. È una precisazione che rafforza il suo ruolo superpartes - si spiega ancora negli stessi ambienti - e che lo porta anche ad invocare una «leale» collaborazione tra politica e toghe nell'interesse generale («È buona regola che i poteri statali non si atteggino ad ambienti rivali»). Luigi Di Maio che ancora ieri era tornato a stigmatizzare i toni «da Seconda Repubblica» del suo alleato di governo oggi tace ma è il presidente del Consiglio che difende la linea del governo. Giuseppe Conte, in Senato, ribadisce la correttezza dell'operazione Diciotti che ha garantito «la salvaguardia delle vite umane» con «l'altrettanto necessario rispetto degli obblighi derivanti dalla vigente normativa sul salvataggio in mare e sul diritto d'asilo».
La linea sui migranti resta: «l'Italia - ribadisce Conte - non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente» supplendo «alla responsabilità che spetta all'Unione europea» tanto più che le operazioni di sbarco sarebbero dovute spettare a Malta.
Il Messaggero