Genova, ecco il decreto: pieni poteri al commissario e 500 assunzioni in deroga negli enti locali

Decreto Genova, pieni poteri al commissario e 500 assunzioni in deroga negli enti locali
Il decreto su Genova «è pronto e verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nelle prossime ore». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Danilo...

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Il decreto su Genova «è pronto e verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nelle prossime ore». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli spiegando che «stiamo dialogando con l'Unione europea perché la ricostruzione abbia il timbro dello Stato senza una gara che permetterebbe ad Autostrade di ricostruirlo». Il vicepremier Matteo Salvini ribadisce che a decidere chi ricostruirà il ponte sarà il Commissario e sostiene che su Autostrade «Genova e l'Italia non cercano vendetta, ma cercano giustizia e futuro».


LEGGI LA BOZZA DEL DECRETO

Il commissario straordinario per Genova opererà «in deroga ad ogni disposizione di legge, fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea», stabilisce la bozza del decreto Genova che prevede pieni poteri al commissario «per la demolizione, per la rimozione e lo smaltimento delle relative macerie, nonché per la progettazione, l'affidamento e la ricostruzione dell'infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario di collegamento». Autostrade dovrà mettere sul piatto le somme per ricostruire il ponte entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario.​

La bozza del decreto prevede inoltre che gli enti locali possono assumere fino a 500 persone in due anni per far fronte all'emergenza ponte Morandi. Regione, Città metropolitana, Comune di Genova, enti del settore allargato e società pubbliche e in controllo pubblico possono assumere complessivamente fino a 250 persone nel 2018 e nel 2019 con contratti a tempo determinato con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all'emergenza in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale previsti dalla normativa vigente.


Alla Regione andranno 22 milioni e 500 mila euro per migliorare il servizio regionale e locale per il 2019 e 20 milioni per rinnovare il parco mezzi e 500 mila euro per gli anni 2018-19 per garantire l'integrazione tariffaria tra le diverse modalità di trasporto nella città metropolitana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero