Quindici morti in un aereo-spia russo abbattuto dalla Siria, un incidente bellico fra Russia e Israele che porta al limite la tensione in Medio Oriente, tanto che...
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L'abbattimento dell'aereo russo in Siria «appare essere molto probabilmente il risultato di una catena di tragiche circostanze perché un aereo israeliano non ha sparato contro il nostro aereo». Così Vladimir Putin in una dichiarazione con cui Mosca sembra smussare i toni dopo che i militari russi avevano puntato il dito contro Israele. Rispondendo alle domande di giornalisti al Cremlino, il presidente russo ha voluto sottolineare che quello di oggi è stato un incidente differente da quello di tre anni fa quando un caccia turco sparò «di proposito» per abbattere un aereo russo sul confine siriano. «Per quanto riguarda le azioni che adotteremo in risposta, saranno dirette in primo luogo e soprattutto a garantire una maggiore sicurezza al nostro personale militare», ha aggiunto Putin.
Allo stesso Putin si è rivolto, a 24 ore dalla tragedia, Il presidente siriano Bachar al-Assad che ha attribuito a Israele la responsabilità dell'abbattimento sui cieli di Siria in una lettera di condoglianze inviata al presidente russo. Lo riporta l'agenzia siriana Sana, postando sul suo sito il testo del messaggio. «L'esecrabile incidente - afferma Assad nel messaggio - è stato il risultato della solita confusione israeliana che usa sempre i mezzi più sporchi per ottenere i suoi bassi scopi e portare avanti la sua aggressione nella nostra regione». «A nome mio e del popolo siriano - afferma Assad nel messaggio di condoglianze inviato a Putin - esprimiamo le nostre profonde condoglianze per la caduta dell'aereo russo nel Mediterraneo che ha causato il martirio di eroi russi che stavano svolgendo il loro nobile compito con i loro colleghi delle forze armate russe nella lotta contro il terrorismo in Siria».