Zona gialla, Alto Adige dal 6 dicembre. Zaia: «Veneto subito no, prossima settimana ni»

Il Nordest si colora di giallo. Dopo il Friuli Venezia Giulia cambia colore anche l' Alto Adige. Mentre sempre più sindaci stanno imponendo l'obbligo di...

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Il Nordest si colora di giallo. Dopo il Friuli Venezia Giulia cambia colore anche l' Alto Adige. Mentre sempre più sindaci stanno imponendo l'obbligo di mascherina all'aperto nelle settimane che si avvicinano al Natale. Ed i prefetti lavorano ai piani di controllo in vista dell'entrata in vigore del Super Green pass, il 6 dicembre. «La recrudescenza dei contagi - sottolinea Il capo dello Stato Sergio Mattarella - ci ricorda di non abbassare la guardia e ci richiama alla massima responsabilità nei comportamenti individuali e collettivi, per contrastare la circolazione del virus e non compromettere la libertà che abbiamo faticosamente riconquistato nella vita economica e sociale». Secondo il presidente del Veneto, Luca Zaia, «verosimilmente, se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane».

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Covid, la curva dei contagi 

La curva dei contagi è in continua salita: nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 12.764 positivi e 89 morti. In crescita anche i pazienti in terapia intensiva (683, con un un incremento di 14 rispetto al giorno precedente) ed i ricoveri ordinari (5.227, ovvero 92 in più). In sette regioni (Lombardia, Valle d'Aosta, Lazio, Veneto, Marche, Liguria e Calabria) si registrano valori vicini al 10% dei ricoveri nelle terapie intensive o al 15% dei ricoveri ordinari, soglie che, oltrepassate assieme, segnano il passaggio al giallo, secondo le analisi del matematico del Cnr, Giovanni Sebastiani.

Proprio il Nordest è l'area più esposta, anche per la sua vicinanza ad Austria e Slovenia, dove il virus dilaga. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha chiesto così al Governo di disporre controlli a campione alle frontiere «per verificare che chi varca il confine possieda il certificato». L'obiettivo diventa ora evitare l'arancione, che ha le prescrizioni più severe. Governo e Regioni contano molto sul green pass rafforzato e la conseguente stretta sui controlli in programma tra il 6 dicembre ed il 15 gennaio per frenare la diffusione del virus in un periodo particolarmente complicato come quello delle festività, quando si moltiplicano le occasioni di assembramento. In maniera autonoma molte città stanno già imponendo l'uso di mascherina all'aperto: oggi è stata la volta di Torino, ma si apprestano a firmare ordinanze analoghe anche i sindaci di Genova e Cagliari.

Il rapporto delle regioni 

L'Anci chiede al Governo di valutare l'estensione dell'obbligo su tutto il territorio nazionale. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha ricordato che «già oggi la mascherina all'aperto è obbligatoria nei casi in cui si verificano assembramenti», ma sull'ipotesi di rimarcare in modo più netto la regola «stiamo facendo una riflessione». Il piano dei controlli è stato impostato ieri nel corso di una riunione tra il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese ed i prefetti dei venti capoluoghi di regione. Un nuovo confronto tra la titolare del Viminale ed i prefetti seguirà nei prossimi giorni mentre l'argomento sarà trattato anche nella Conferenza delle Regioni in programma giovedì. I Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza, allargati ai rappresentanti delle associazioni di categoria ed alle municipalizzate dei trasporti, si stanno riunendo per definire le misure. Il monitoraggio sarà serrato nelle ore di punta e nei posti affollati e saranno anche coinvolti, fa sapere il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, gli uomini del Nucleo antiterrorismo e Pronto intervento della Guardia di Finanza.

 

 

 

 

 

Tra i nodi delicati - è su questo è in programma un confronto anche con il ministero dei Trasporti - c'è quello del trasporto pubblico locale. Saranno intensificate le verifiche sul possesso del green pass rafforzato degli utenti di bus e metro. Ma le aziende municipalizzate lamentano un numero inadeguato di controllori; e ci sono anche dubbi che questi ultimi possano verificare la certificazione verde come gli agenti di pubblica sicurezza. Si punterà a fare controlli a campione, con il supporto delle forze dell'ordine, all'ingresso delle fermate della metropolitana ed a quelle dei bus. Salate le multe per i trasgressori, da 400 a mille euro. Le stesse sanzioni sono previste per chi viene trovato nei locali, bar, ristoranti, con il pass non in regola. In questo caso i prefetti puntano sulla collaborazione dei gestori. Già questo fine settimana ci sarà una prova generale del piano che sarà operativo da lunedì.

 

 

 

 

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