Vitalizi, taglio anche al Senato. I Cinquestelle festeggiano in piazza

Anche a luglio c'era stato l'hashtag Byebyevitalizi, i palloncini gialli e la festa in piazza. Ora niente champagne. Al suo posto, davanti a palazzo Madama, un simbolo...

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Anche a luglio c'era stato l'hashtag Byebyevitalizi, i palloncini gialli e la festa in piazza. Ora niente champagne. Al suo posto, davanti a palazzo Madama, un simbolo più morigerato: un salvadanaio in cui a turno i senatori 5Stelle hanno inserito finte monete da 1 euro che torneranno allo Stato grazie al taglio dei vitalizi. Tre mesi dopo l'ok alla Camera, è stata approvata anche al Senato la delibera che introduce il ricalcolo degli assegni degli ex senatori con il metodo contributivo. 


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Soddisfatto anche il premier Giuseppe Conte che twitta: «È una misura di equità sociale, un segno di attenzione che la 'buonà politica deve offrire per poter parlare con credibilità ai cittadini!». Prima che si adottasse come testo base lo stesso votato a luglio a Montecitorio, al Senato lo stop ai «vitalizi-privilegi» sembrava essersi rallentato: il presidente Casellati aveva chiesto il parere del Consiglio di Stato e convocato audizioni (tra gli altri il presidente dell'Inps Tito Boeri). Ma il 3 ottobre scorso, l'iter è stato sbloccato ed è scattato lo sprint finale, nonostante 23 emendamenti sul tavolo (3 di Pd e LeU, 20 di FI). 
 
«Ma non c'è stata nessuna discussione né obiezione né intervento», protesta la Dem Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, che rimarca: «I vitalizi non ci sono più dal 2012. Ora si trattava di intervenire su erogazioni pregresse». Da qui «l'opportunità» rappresentata, secondo lei, dalle modifiche chieste al testo firmato dal presidente Fico. Come ricorda il forzista Francesco Giro (anche lui non votante), con gli emendamenti si sarebbero potute correggere alcune problematiche fiscali e previdenziali degli ex senatori. Non a caso sono in arrivo decine di ricorsi degli ex parlamentari, che saranno valutate da un apposito organo di garanzia con doppio giudizio. Alla Camera - come ha riepilogato Carlo Giovanardi in un documento - quelli che hanno maturato il diritto al vitalizio prima del 2012 sono 1211, con un'età media di 76 anni. E di loro 292 oscillano tra 80 e 89 anni.​

 




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Il Messaggero