Sardine, a Bologna nasce il manifesto: «Cari populisti, avrete il mal di mare»

Dieci nuove piazze di sardine. Gli organizzatori bolognesi del movimento che nei giorni scorsi ha riempito piazza Maggiore a Bologna e piazza Grande a Modena in opposizione alla...

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Dieci nuove piazze di sardine. Gli organizzatori bolognesi del movimento che nei giorni scorsi ha riempito piazza Maggiore a Bologna e piazza Grande a Modena in opposizione alla Lega e a Matteo Salvini, hanno annunciato, sui canali social, dieci nuove iniziative. Si comincia stasera a Sorrento (Napoli). Nel fine settimana gli appuntamenti già previsti sono per domani a Palermo, per sabato a Reggio Emilia e Perugia, per domenica a Rimini. La prossima settimana le 'sardinè saranno a Parma (lunedì 25), Firenze, Napoli e Ferrara (sabato 30) e Milano (domenica 1).


«Benvenuti in mare aperto. Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita. Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L'avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione». Inizia così il manifesto delle Sardine, pubblicato sulla pagina Facebook del movimento nato a Bologna in chiave anti-Lega e che adesso sta attraversando l'Italia intera.

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«Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici -continua il manifesto- sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare. Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare. Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. È stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi».

«Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età - si racconta il popolo delle sardine nel manifesto - amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell'aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l'ascolto».

«Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie. Non c'è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare».

«Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta - si legge ancora nel manifesto -. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo. Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto. »È chiaro che il pensiero da fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com'è profondo il mare«, termina il documento con un tributo a Lucio Dalla.


Cantano in coro "Bella Ciao" i manifestanti che a Sorrento (Napoli), in occasione della visita del leader della Lega, Matteo Salvini, sono scesi in piazza - in una zona diversa da quella dell'incontro coi giornalisti dell'ex ministro - per la protesta delle "fravagli", una delle versioni del movimento delle sardine. Si è registrato qualche momento di tensione, dopo lo scioglimento del presidio, quando la polizia ha temporaneamente formato un cordone in piazza Veniero e successivamente in piazza Lauro. Poi ai manifestanti di 'Sorrento non si Legà è stato possibile avere via libera.


«Ho simpatia per chiunque manifesti democraticamente per le proprie idee, ma i libri me li scelgo da solo. Credo di avere il diritto di farlo». Così il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto a Sorrento (Napoli) ad una domanda di una giornalista sulla intenzione annunciata dal movimento delle «sardine» di offrirgli dei libri da leggere. «Sardine? Una di queste qua parlava di sprangate sulle gengive», ha detto Salvini, parlando a La7, sulle piazze di questi giorni contro di lui. «Non è il mio modello - sottolinea - . Siamo l'unico paese in cui ci sono manifestazioni contro l'opposizione, ma se è pacifico va bene tutto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero