Zona gialla per Puglia, Calabria e Basilicata. Restano in zona arancione Sicilia e Sardegna

Zona gialla per Puglia, Calabria e Basilicata. Restano in zona arancione Sicilia e Sardegna
Sicilia e Sardegna in zona arancione, mentre Puglia, Calabria e Basilicata tornano in zona gialla. L'indice Rt nazionale sale ancora, rispetto a una settimana fa, ma le...

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Sicilia e Sardegna in zona arancione, mentre Puglia, Calabria e Basilicata tornano in zona gialla. L'indice Rt nazionale sale ancora, rispetto a una settimana fa, ma le regioni che sono state bloccate fino a oggi in zona arancione hanno un Rt in controtendenza, più basso. Nei territori in zona gialla, che hanno cominciato a respirare più libertà dallo scorso 26 aprile, invece, l'Rt si è lievemente alzato. 

Bollettino Covid oggi 7 maggio: 10.554 casi, 207 morti, tasso di positività scende al 3,2%

A ogni modo, la mappa dei colori come ogni venerdì è destinata a cambiare proprio in virtù dei dati settimanali sull'andamento dell'epidemia Covid in Italia. Quelli registrati fino a oggi ci dicono che da lunedì 10 maggio la Valle d’Aosta passerà dalla zona rossa alla zona arancione, la Sicilia e la Sardegna rimangono bloccate in zona arancione, la Puglia torna dopo diverse settimane in zona gialla. Meno restrizioni, e quindi tornano gialle, anche la Basilicata e la Calabria. Il resto delle regioni italiane rimane bloccato in zona gialla anche se c'è chi viaggia sul filo del rasoio e si candida a tornare arancione. Perché? Per un semplice motivo: da questo fine settimana in poi cominceremo a sperimentare gli effetti delle riaperture e quindi quanto ci siamo rilassati, se in modo resposabile oppure meno. 

 

 

Il caso di Sardegna e Calabria: le regioni arancioni che hanno appiattito al massimo l'indice Rt

A che serve la zona arancione? A raffreddare la curva. Lo racconta bene il sacrificio di Sardegna e Calabria, le regioni italiane con l'indice Rt più basso d'Italia. L'incidenza della Sardegna è di circa 67 casi per 100mila abitanti. Bassa la classificazione complessiva del rischio. La Calabria invece nella settimana tra il 24 aprile e il 2 maggio ha registrato 2.283 casi, anche se con qualche focolaio, la classificazione complessiva del rischio è «moderata, ad alta probabilità di progressione».

I numeri, regione per regione 

È la Valle d'Aosta con il valore 189, seguita dalla Campania a 184 e dalla Puglia a 170, la regione con l'incidenza più alta. I dati aggiornati al 6 maggio sono contenuti nell'ultimo monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Le regioni con il valore Rt più alto (calcolato al 21 aprile per il quadro sintetico dei principali valori del monitoraggio relativi alla settimana 26 aprile-2 maggio) sono il Molise a 1.25 e la provincia autonoma di Bolzano a 1.07. Il valore più basso è quello della Sardegna e della Calabria, entrambe a 0.74.

Questa la scheda dei due valori principali per la valutazione del rischio (incidenza e Rt), regione per regione.

Abruzzo 80 0.82

Basilicata 157 0.82

Calabria 116 0.74

Campania 184 0.95

Emilia-Romagna 126 0.92

Friuli Venezia Giulia 66 0.78

Lazio 114 0.91 Liguria 92 0.96

Lombardia 114 0.92

Marche 103 0.94

Molise 56 1.25

Piemonte 128 0.84

P.A. Bolzano 99 1.07

P.A. Trento 82 0.97

Puglia 170 0.91

Sardegna 63 0.74

Sicilia 129 0.89

Toscana 141 0.88

Umbria 74 0.93

Valle d'Aosta 189 0.93

Veneto 97 0.95.

 

 

 

 

 

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