Decreto sicurezza bis, Salvini: «Oggi sarà in Cdm, Onu da Scherzi a parte»

Matteo Salvini non indietreggia. Anzi. Il Decreto Sicurezza bis è «necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile». Lo sottolineano fonti del Viminale...

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Matteo Salvini non indietreggia. Anzi. Il Decreto Sicurezza bis è «necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile». Lo sottolineano fonti del Viminale ribadendo l'auspicio che il decreto venga approvato dal Cdm di lunedì.


«Il Viminale non ha sottovalutato la lettera dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'Onu, soprattutto alla luce della competenza e dell'autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell'Onu come Turchia e Corea del Nord». È quanto affermano fonti del Viminale in merito alla lettera dell'Onu sul decreto sicurezza bis ribadendo che «l'auspicio» è che il provvedimento sia «approvato nel Cdm di lunedì».

Lettera dell'Onu al governo: «Il decreto sicurezza bis viola i diritti umani»

«Un organismo internazionale che costa miliardi di euro ai contribuenti, che ha come membri la Corea del Nord e la Turchia, regimi totalitari, e viene a fare la morale sui diritti umani all'Italia, a Salvini per il decreto sicurezza, fa ridere, è da Scherzi a parte». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto duramente alle critiche dell' Onu, dalla fiera di Verona.


 

Dal ministero di Matteo Salvini respingono dunque al mittente le accuse di violazione dei diritti umani augurandosi che «l'autorevole Onu dedichi le energie all'emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia». Inoltre, aggiungono le fonti, «è singolare che l'Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l'ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell'ordinamento italiano (articolo 12 del Testo unico sull'immigrazione)». E il decreto Sicurezza Bis «aggiorna la norma». Una «svista», dicono al Viminale, che il ministero avrebbe «segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l'Alto Commissariato l'avesse inviata prima al Viminale e poi, eventualmente, ai media e non viceversa».


Sulla vicenda interviene anche Di Maio: «A me sembra surreale che l'Onu commenti un decreto che non abbiamo discusso in cdm, e che io neanche ho letto nel suo testo ufficiale, che è ancora al vaglio dei tecnici che lo stanno, tra l'altro, riorganizzando», dice parlando con i giornalisti da Sant'Isidoro Carugo, in provincia di Como. «C'è una critica preventiva, non lo abbiamo neanche discusso, mi sembra un pò assurdo».
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