Nuovo botta e risposta tra Salvini e Macron. Il terreno di scontro è quello dei migranti, al centro di un vertice organizzato a Parigi e dove il Viminale ha inviato solo i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Von der Leyen: «Mai fatte promesse all'Italia per la nomina del commissario»
Per Salvini la riunione sui migranti organizzata a Parigi è stata un errore «di forma e di sostanza»: «Il vertice di Parigi voluto da francesi e tedeschi si è rivelato un flop ed è stato ampiamente disertato dai ministri europei». La riunione di Parigi «è sbagliata nella forma - sottolinea Salvini - perché convocata con poco preavviso e in modo assolutamente irrituale visto che siamo nel semestre di presidenza finlandese. Nella sostanza, perché ha ribadito che l'Italia dovrebbe continuare a essere il campo profughi dell'Europa. Avevo già detto no al mio omologo Castaner la settimana scorsa a Helsinki».
I tecnici del ministero dell'Interno retto da Matteo Salvini inviati alla riunione informale sulle Migrazioni nel Mediterraneo - appendice del vertice dei ministri dell'Interno europei di Helsinki - hanno fermato la Francia, ribadendo la richiesta di «meccanismi di distribuzione temporanea di tutti gli immigrati irregolari e rotazione dei porti sicuri di sbarco delle persone rintracciate in mare, in modo che l'accoglienza non pesi solo su Italia e Malta che rischiano così di diventare l'hot spot d'Europa».
La riunione a cui fa riferimento il Viminale era stata convocata dal Governo francese per tentare di trovare - insieme ai 28 Paesi Ue - una soluzione alla questione sbarchi. Nella bozza di documento portata a Parigi si leggeva che i migranti vanno sbarcati nel «porto vicino più sicuro». Indicazione contestata da Salvini già la settimana scorsa ad Helsinki e fatta ribadire oggi ai tecnici inviati della capitale francese.
L'obiettivo della posizione di Italia e Malta, sottolinea il ministero, è la «prevenzione dell'immigrazione illegale nel Mediterraneo, nella salvaguardia e nel rispetto delle persone e delle norme internazionali. Ma anche lotta ai trafficanti di esseri umani». Essenziale, aggiungono Italia e Malta, «anche una vera politica europea di rimpatrio dei non aventi diritto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero