Sardine, il primo obbiettivo è non fermarsi e tornare nelle piazze ovunque, sul territorio. L'altro traguardo è superare il 25% dei consensi fra gli italiani....
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Sardine, vertice nel palazzo occupato benedetto dal Papa: «Non ci candideremo in Emilia»
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«Negli ultimi 30 giorni - si legge in un lungo post su Fb - le Sardine hanno scatenato una straordinaria energia, occorrerà molta pazienza per dare anche un'identità politica a questo fenomeno». Insomma, ancora movimento, il partito può attendere. All'indomani della conquista di Piazza San Giovanni, luogo simbolo della sinistra politica e sindacale italiana, le Sardine ottengono comunque un primo risultato, seppure parziale: l'impegno del premier Conte a rivedere il decreto sicurezza.
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«La richiesta delle Sardine sui decreti sicurezza - sottolinea il premier dopo il concerto di Natale al Senato - le abbiamo già ascoltate.
Mattia Santori, chi è il leader delle Sardine
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Prima che parlasse il leader Mattia Santori, è una sardina pugliese, Grazia De Sario, a escludere ogni esordio elettorale: «Non faremo un partito, non ci saranno candidature e non ci saranno liste civiche in Emilia Romagna. Appoggeremo le liste di sinistra», taglia corto circondata dalle troupe tv. Poco più tardi, ai microfoni di «Mezz'ora di più», anche se in modo meno esplicito, anche Santori allontana l'ipotesi di una loro discesa in campo: «Puntiamo a trovare un dialogo con la politica, non siamo ancora pronti a trovare né i punti del dialogo né un interlocutore del dialogo». Per ora, quindi, scrivono su Facebook, si vuole «continuare a presentare un'alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice», tornando «subito nei territori». «Il nostro obiettivo - precisano - non è decidere o comandare. Ma coinvolgere. Se lo vorrete ci rivedremo presto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero