Mascherine via all'aperto? Salvini, faccia a faccia con Draghi: «Toglierle subito»

Mascherine via all'aperto. L'ordine dei medici: «Ok da fine mese». Salvini: «No, subito»
Il basta mascherine, rivendicato da un pezzo di governo contro Draghi il rigorista, si annuncia come il tormentone politico ma anche sociale dei prossimi giorni. Matteo Salvini...

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Il basta mascherine, rivendicato da un pezzo di governo contro Draghi il rigorista, si annuncia come il tormentone politico ma anche sociale dei prossimi giorni. Matteo Salvini guida la crociata: «All’aperto non servono più. Draghi le faccia togliere, adeguiamoci anche noi al buon senso degli altri Paesi dove non c’è più l’obbligo di indossarle». Draghi però ancora resiste a questo tipo di pressioni. Anche se fioccano tra social e conversazioni pubbliche e private sfoghi così: in Francia abolito obbligo mascherine, in Germania già non esiste più in molte regioni, in Spagna l’obbligo sarà tolto presto. Noi in Italia lo faremo soltanto tra un mese.

Perché siamo sempre ultimi in tema di libertà? In realtà più che i diritti di libertà la questione è quella della prudenza e della prosecuzione dello stato di emergenza che Draghi ha deciso nonostante le proteste di un pezzo della sua maggioranza di governo. Sta di fatto che ancora per un po’ dovremo convivere con la mascherina. Ed è questa la linea che il governo sta decidendo di tenere: togliere la mascherina a metà luglio, ma facendola tenere in tasca. Pronta ad essere indossata in casi di assembramento o in altre situazioni a rischio. Intanto si vedrà come procede la vaccinazione e come si muovono le varianti. E comunque è una situazione, questa sulle mascherine ancora in vigore, che ci rende diversi da altri popoli europei e non è detto che abbiano ragione loro e non noi, o viceversa. In Francia, per esempio, da oggi non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il premier Jean Castex, precisando che l'obbligo resterà nei luoghi chiusi e all'esterno solo in caso di assembramenti, in fila e negli stadi. Castex ha anche annunciato la revoca del coprifuoco notturno dal 20 giugno, dunque con dieci giorni di anticipo rispetto al previsto.

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Anche la Spagna va nella stessa direzione: pur senza indicare una data precisa il premier Pedro Sánchez ha fatto sapere che «presto abbandoneremo anche le mascherine per strada». Parole simili sono arrivate dal ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, che ha aperto pochi giorni fa alla possibilità di un progressivo allentamento delle restrizioni anti-Covid. Parlando con i media del Funke Mediengruppe, Spahn ha osservato che,«in presenza di tassi di incidenza in calo, dovremmo procedere per tappe». E dunque in una prima fase potrebbe cadere l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione all'aperto, per poi toglierlo "gradualmente anche all'interno" al progredire delle vaccinazioni. C'è poi il caso del Belgio. A Bruxelles dal 9 giugno non c'è più l'obbligo di indossare una mascherina se si cammina all'aperto, a eccezione di alcune vie dello shopping particolarmente affollate. La decisione è stata presa dall'amministrazione regionale che governa il territorio della Capitale del Belgio e dell'Europa, e quindi non vale nel resto del Paese dove la protezione facciale deve essere ancora indossata nella maggior parte dei luoghi aperti al pubblico, nonché nei luoghi pubblici ad alta frequentazione. Insomma la maggior parte degli Stati Ue che avevano introdotto l'obbligo si apprestano a voltare pagina.

E fuori dall'Europa? In Israele l'obbligo all'aperto era caduto già da un pezzo e da ieri non è necessario indossare i dispositivi di protezione neanche nei luoghi chiusi (con alcune eccezioni). Negli Stati Uniti già da metà maggio chi è pienamente vaccinato non deve mettere la mascherina o rispettare il distanziamento sociale, sia all'aperto e al chiuso. Ma riecco il caso italiano. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato nei giorni scorsi che l'obbligo sarebbe probabilmente caduto già a luglio, ma in realtà una data non è stata ancora decisa. A inizio mese il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha trattato l'argomento con estrema prudenza. «Capisco la voglia delle persone di emanciparsi da un oggetto anche molto simbolico. Andrà fatto un percorso graduale, partendo dai contesti all'aperto, dove ci sono minori rischi di contagio, per poi passare al chiuso». E poi ha aggiunto: «Aspettiamo ancora un mese, un mese e mezzo. Entro metà luglio affronteremo anche questo aspetto. Mi piacerebbe che l'attenzione rimanesse maggiormente orientata al completamento della vaccinazione». Anche altri esperti sono prudenti. In Francia tolgono l'obbligo di mascherine all'aperto? «Noi aspettiamo ancora un attimo per una valutazione. Vediamo fine luglio come obiettivo per toglierle all'aperto», ha fatto sapere il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano.

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Francesco Menichetti, primario di malattie infettive dell'ospedale di Pisa, è anche più categorico. «La spada la deponi quando la battaglia è definitivamente conclusa» e cioè non prima di settembre-ottobre. Togliere la mascherina, ha osservato, «è possibile all'aperto tra vaccinati, tra chi ha il certificato verde ed è distanziato. Questo è accettabile e logico. Potrei toglierla una volta che sono all'aperto al mare, però toglierle come abitudine io aspetterei». Insomma, nonostante i contagi siano in discesa i virologi di casa nostra sono molto cauti. Né, va detto, il ministro Speranza ha ricevuto molte pressioni (almeno in pubblico) affinché l'obbligo sia ridiscusso. Il più combattivo è Matteo Salvini che si è dato un'altra missione. «Dopo le riaperture e lo sblocco del coprifuoco abbiamo un altro obiettivo - ha fatto sapere l'altro ieri -, liberare gli italiani almeno all'aperto dal vincolo della mascherina». Ma con mezza Europa che allenta o cancella le restrizioni, anche l'Italia non potrà indugiare a lungo. Questo è l'auspicio anche della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) il cui presidente Filippo Anelli è stato molto più che possibilista. «Credo che entro fine mese si possa ragionare sullo stop all'obbligo della mascherina all'aperto». Per Anelli «c'è un miglioramento epidemiologico evidente» e dunque per la mascherina si può essere ottimisti, «soprattutto in quelle Regioni in zona bianca dove i casi sono davvero pochi».  Dunque la mascherina è destinata a non farci più compagnia, almeno sul naso, perché in molte tasche continuerà ad esserci, ma serve ancora un po’ di pazienza e incrociamo le dita.

Di Maio sulle mascherine - ''Togliere la mascherina all'aperto a partire da questa estate è l'obiettivo del governo, ed è vicino.''. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che ''è da mesi che aspettiamo questo momento e adesso che i numeri ci dicono che stiamo superando la crisi sanitaria bisogna accelerare''. Il titolare della Farnesina cita ''un dato: 2 mesi fa c'erano più di 3mila persone ricoverate in terapia intensiva per Covid, ieri 471. Per la prima volta dall'inizio della seconda ondata il numero di malati gravi è inferiore ai 500''. Di Maio ricorda che ''in questi mesi la mascherina è stata uno strumento essenziale per proteggerci dal virus, adesso poterla togliere all'aperto è un primo passo verso il ritorno alla normalità, oltre che un gesto di ripartenza. Già altri Paesi europei hanno preso questa iniziativa e anche per noi il momento non è lontano, lo testimonia il fatto che quasi tutto il Paese sarà presto in zona bianca''. Il ministro ha concluso affermando che ''pian piano stiamo riconquistando tutti i nostri spazi e le nostre libertà. Qualche mese fa sembrava impossibile, ora invece finalmente vediamo la luce''.

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