Lodi, Fico: «Chiedere scusa e poi bimbi a mensa». Lega all'attacco

Da una parte il ministro dell' Interno Matteo Salvini che si schiera con la sindaco di Lodi e tuona «basta coi furbetti!», dall'altra il presidente della...

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Da una parte il ministro dell' Interno Matteo Salvini che si schiera con la sindaco di Lodi e tuona «basta coi furbetti!», dall'altra il presidente della Camera Roberto Fico che non solo chiede di riammettere alla mensa i bambini esclusi dal regolamento del Comune, ma invita anche a chiedere scusa per quanto successo. E nel frattempo le minoranze - a eccezione del M5S - che unite chiedono le dimissioni del primo cittadino di Lodi e lei che tira dritto, precisando che di mollare la carica proprio non se ne parla. 


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Non si placano le polemiche nella cittadina lombarda dove domani è previsto il presidio organizzato in piazza Broletto dal coordinamento Uguali Doveri, che ieri ha annunciato la momentanea sospensione della raccolta fondi per sostenere le spese della mensa dei bambini esclusi dai servizi di refezione a causa delle modifiche al regolamento comunale. Con i 60mila euro raccolti si dovrebbero sostenere i costi della mensa e dello scuolabus per venire incontro alle 316 domande di accesso agevolato ai servizi arrivate al Comune di Lodi da parte di persone non comunitarie. Questo almeno fino a dicembre, «data in cui speriamo che il ricorso presentato al Tribunale di Milano contro il Comune di Lodi - spiega il coordinamento - avrà annullato questa discriminazione». Da parte sua, la sindaca di Lodi Sara Casanova non accenna a fare passi indietro, nonostante la lettera che le ha inviato Amnesty International: «Certamente il Regolamento rimane in vigore, la legge deve sempre valere per tutti». 
 
«Dispiace - aggiunge - che non tutti condividano il principio di equità che sta alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza per dimostrare redditi e beni posseduti, né il successivo impegno preso dall'Amministrazione nei confronti dei cittadini che sono nell'oggettiva impossibilità di presentare la documentazione richiesta». A trovare il sindaco, che milita nel suo partito, andrà il vicepremier Salvini per portarle «solidarietà, perché i furbetti, italiani o stranieri che siano, quelli che campano alle spalle del prossimo, che non pagano la mensa scolastica anche quando potrebbero o dovrebbero farlo, non possono continuare a farlo alle spalle degli altri».


Parla apertamente di discriminazioni, invece, il presidente della Camera Roberto Fico, per il quale «nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o in modo inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa scolastica». «Ci auguriamo che invece che lanciarsi in polemiche gratuite contro la Lega si dedichi a tempo pieno all'organizzazione dei lavori di Montecitorio, restando super partes» ha tuonato contro Fico il capogruppo del Carroccio alla Camera Riccardo Molinari. Per il segretario del Pd Maurizio Martina, «Siamo all'ennesima propaganda sulla pelle dei bambini», mentre parla di «vergogna» l'ex premier Matteo Renzi.​ Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero