Green Pass, quando può essere revocato: dalla notifica all'inserimento nella "lista"

Green Pass, quando può essere revocato: dalla notifica all'inserimento nella "lista"
Dai ristoranti alla palestra, sono numerose i servizi e le attività a cui il Green Pass permette di accedere dallo scorso 6 agosto. Ma la certificazione verde, che...

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Dai ristoranti alla palestra, sono numerose i servizi e le attività a cui il Green Pass permette di accedere dallo scorso 6 agosto. Ma la certificazione verde, che attesta l'avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid o la negatività di un tampone, può anche essere revocata. L'annullamento della validità del certificato può avvenire per diverse ragioni.

 

Green Pass, i casi di revoca

 

Il Green pass dal 6 agosto serve per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici. Dal 1 luglio il pass è valido anche come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell’area Schengen.

 

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Il Green Pass viene rilasciato dal Ministero della Salute sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome relativi alla vaccinazione, alla negatività al test o alla guarigione dal COVID-19. La certificazione è emessa in formato digitale stampabile. Una notifica o un avviso via email o via SMS avvisano l'interessato quando il certificato è pronto pronto per essere scaricata tramite tessera Sanitaria o identità digitale (Spid/Cie), l'app immuni, l'app Io o tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale. Come si legge sul sito del governo, il Green pass può essere revocato, in caso di positività al Covid o in caso di scadenza. 

 

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1. Positività al Covid

 

Il lasciapassare può essere revocato nel caso si risulti positivi al Covid, qualora un ospedale pubblico, un medico di base o un pediatra dovessero comunicare alla piattaforma nazionale la positività di una persona vaccinata o guarita dal virus. Il sistema inserirà l’interessato nella “lista di revoca” e gli invierà una notifica. Un SMS o un email avvertono che la certificazione di cui si era in possesso non è più valida.

 

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2. Scadenza di validità

 

Nel secondo caso il Green Pass può essere "annullato" per scadenza di validità: la durata della Certificazione varia a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata. 

  • In caso di vaccino: per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, la Certificazione sarà generata dal 12° giorno dopo la somministrazione e avrà validità a partire dal 15° giorno fino alla dose successiva; nei casi di seconda dose o dose unica per pregressa infezione, la Certificazione sarà generata entro un paio di giorni e avrà validità per 270 giorni (circa nove mesi) dalla data di somministrazione; nei casi di vaccino monodose, la Certificazione sarà generata dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità per 270 giorni (circa nove mesi).
  • Nei casi di tampone negativo la Certificazione sarà generata in poche ore e avrà validità per 48 ore dall’ora del prelievo.
  • Nei casi di guarigione da Covid-19 la Certificazione sarà generata entro il giorno seguente e avrà validità per 180 giorni (6 mesi).

 

 

Green Pass, dove è obbligatorio

 

La Certificazione verde Covid è richiesta in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in "zona rossa" o "zona arancione".

Dal 6 agosto è necessaria, inoltre, per accedere ai seguenti servizi e attività:

  • servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
  • musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • sagre e fiere, convegni e congressi;
  • centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
  • attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • concorsi pubblici.

 

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Green Pass per scuola e trasporti

 

Dal 1 settembre 2021, inoltre, il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari dovranno esibire la Certificazione verde Covid-19.Sempre a decorrere dal primo settembre sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass l’accesso e l’utilizzo dei seguenti mezzi di trasporto:

  • aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  • navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
  • treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
  • autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

 

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Chi non deve esibire il Green Pass

 

L’obbligo della Certificazione verde Covid non si applica per accedere alle attività e ai servizi sul territorio nazionale ai bambini sotto i 12 anni, gli esclusi per età dalla campagna vaccinale e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica. 

 

 

 

 

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Il Messaggero