Autonomia, Zaia: «Non si creerà paese di serie A e B»

Autonomia, Zaia: «Non si creerà paese di serie A e B»
Continua la tensione sull'autonomia, dopo lo slittamento a domani della riunione ristretta che avrebbe dovuto tenersi oggi a Palazzo Chigi. Al tavolo, con il premier Giuseppe...

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Continua la tensione sull'autonomia, dopo lo slittamento a domani della riunione ristretta che avrebbe dovuto tenersi oggi a Palazzo Chigi. Al tavolo, con il premier Giuseppe Conte, i ministri Erika Stefani e Alberto Bonisoli  per la parte sulle sovraintendenze e i beni culturali; i tecnici del Mef, oltre a Stefani e ai due viceministri dell'Economia, Laura Castelli e Massimo Garavaglia, per la parte sulle risorse finanziarie.


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«Noi abbiamo fatto un progetto serio, validato a livello scientifico: non vogliamo la secessione dei ricchi, non possiamo accettare che si dica che vogliamo creare un Paese di serie A e di serie B, vogliamo solo l'efficienza, la responsabilità e la modernità di questo Paese - sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia - I vantaggi dell' Autonomia sono l'efficienza e la responsabilità, soprattutto premiare le virtuosità, ma non si creerà un Paese di serie A e di serie B».

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La verità, per Zaia, «è che da un lato i cittadini avranno risposte celeri e avranno viste ridotte le catene decisionali. Dall'altro per quanto riguarda i cittadini del Sud finalmente riusciranno a misurare la qualità dei loro amministratori, perchè questa è la verità». «Oggi già abbiamo un esempio di Autonomia, che è quella della sanità: non c'è l' Autonomia del Veneto, non c'è quella della Lombardia o dell'Emilia Romagna ma nella sanità tutte le regioni hanno un budget e la gestione della sanità - spiega -. Se ci sono ancora regioni che vedono i loro cittadini costretti a fare le valigie per andarsi a curare fuori regione, molto probabilmente il problema non è dell' Autonomia ma della mala gestio da parte di qualcuno».


«Il mio auspicio è che il governo dia vita subito alla sua proposta di autonomia, così da poterla confrontare con la nostra, e se ci sarà un punto d'incontro la firmeremo, se invece sarà una farsa, una finta autonomia non potremo firmare, anche perchè saremmo irrispettosi nei confronti dei nostri cittadini e della Costituzione». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, torna oggi a ribadire il suo pensiero sul fronte della riforma dell' autonomia. «Ovviamente, il Veneto si candida a gestire le competenze nelle 23 materie oggi gestire da Roma - spiega il governatore del Veneto - il nostro è un progetto serio, validato scientificamente, ma non possiamo accettare che si dica che vogliamo creare un Pese di serie A e uno di serie B, o la secessione dei ricchi. Qui si tratta di portare efficienza e modernità a questo Paese», sottolinea Zaia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero