Era proprio Amelia Earhart. I resti trovati nel 1940 su una remota isola dell'Oceano Pacifico appartengono alla leggendaria pilota americana scomparsa nel 1937 mentre volava...
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Jantz ha usato il programma informatico Fordisc per stabilire sesso, età e statura partendo da misurazioni dei resti ossei: le analisi hanno rivelato che la somiglianza con Amelia Earhart era maggiore rispetto al 99% di individui in un largo campione di riferimento. Jantz ha ottenuto la lunghezza delle ossa della pilota a partire da fotografie e dai suoi vestiti. Il ricercatore ha concluso che «la spiegazione più convincente è che i resti siano quelli della Earhart». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero