Padova, scandalo a luci rosse in canonica: sacerdote condannato dalla Chiesa a togliere la tonaca

Padova, scandalo a luci rosse in canonica: sacerdote condannato dalla Chiesa a togliere la tonaca
Don Andrea Contin, l'ex parroco padovano di Busiago di Campo San Martino accusato di violenza privata aggravata per lo scandalo a luci rosse in canonica, è stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito ilmessaggero.it

1 Anno a 9,99€ 89,99€

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • La newsletter Ore18 per gli aggiornamenti della giornata
  • I podcast delle nostre firme
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
Don Andrea Contin, l'ex parroco padovano di Busiago di Campo San Martino accusato di violenza privata aggravata per lo scandalo a luci rosse in canonica, è stato dimesso dallo stato clericale. Lo annuncia il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, spiegando di aver informato l'interessato lo scorso 3 marzo e oggi il clero locale. La decisione è stata notificata al vescovo dalla Congregazione per il Clero, presieduta dal card. Beniamino Stella, a cui era stata consegnata la documentazione relativa al procedimento canonico del Tribunale ecclesiastico diocesano. 


Il provvedimento è inappellabile e non soggetto a ricorso e prevede, per Contin, la dispensa dagli obblighi del ministero presbiterale e dal celibato. L'ex parroco di San Lazzaro, coinvolto nello scandalo per le sue numerose amanti, ha chiesto la scorsa settimana di patteggiare un anno per l'accusa di violenza e lesioni privata nei confronti della donna che l'aveva denunciato, nel 2016, facendo scoppiare l'inchiesta. «È un momento di sofferenza per tutti - ha commentato il vescovo Cipolla - per tutte le persone coinvolte. Non possiamo pensare che si sia giunti a questa decisione così grave senza che siano stati vagliati tutti gli elementi in gioco e per il bene della Chiesa e di Andrea Contin stesso. Ci vorrà tempo per rimarginare le ferite e trovare percorsi di fiducia per quanti si sono sentiti offesi o sono stati confusi da quanto accaduto».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero