Fca, no all'ecotassa: «Costretti a rivedere il piano in Italia»

Pietro Gorlier, responsabile Emea di Fca
«Il sistema di bonus-malus inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata, modificando le...

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«Il sistema di bonus-malus inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale». Così il responsabile delle attività europee di Fca, Pietro Gorlier, nella lettera al Consiglio regionale del Piemonte. «Se tale intervento fosse confermato fin dal 2019 - aggiunge - si renderà necessario un esame approfondito dell’impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano». «Negli ultimi giorni lo scenario è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell’auto in discussione all’interno della legge di Bilancio, che a nostro avviso alternano l’intero quadro d’azione all’interno del quale il piano per l’Italia era stato delineato».


Lo afferma Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca in una lettera al presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti, in cui spiega che l’azienda non parteciperà al Consiglio aperto di domani. «Questo piano industriale è basato sulle più aggiornate previsioni di mercato e sull’attuale impianto normativo e regolatorio del settore», aggiunge Gorlier, ricordando che il documento prevede «per il periodo 2019-2021 investimenti pari a 5 miliardi di euro per il lancio di 13 nuovi modelli o restyling di modelli esistenti, nonché nuove motorizzazioni con impiego diffuso di tecnologia ibrida ed elettrica».

Nella lettera al presidente del Consiglio regionale, il manager sottolinea l’impegno del piano per il Piemonte, con «la produzione della futura Fiat 500 Elettrica e il rinnovamento dei modelli Maserati Levante, Quattroporte e Ghibli a Mirafiori». Un piano, osserva ancora, che «riteniamo garantirà progressivamente il raggiungimento della piena occupazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero