Ucraina, i russi hanno rubato 58 tonnellate tra vestiti, computer e cibo. Ecco dove li hanno spediti

Un team di investigatori russi dissidenti hanno tracciato le spedizioni dei soldati per capire dove è stata inviata la refurtiva

Ucraina, i russi hanno rubato 58 tonnellate tra vestiti, computer e cibo. Ecco dove li hanno spediti
Dai computer alla biancheria intima, fino agli alimenti come salami e conserve e persino un drone. È il bottino di guerra che i soldati russi hanno razziato nelle...

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Dai computer alla biancheria intima, fino agli alimenti come salami e conserve e persino un drone. È il bottino di guerra che i soldati russi hanno razziato nelle case delle città occupate e che hanno spedito alle proprie famiglie. Oltre 4mila pacchi spediti per posta per un totale di 53 tonnellate di beni rubati agli ucraini: le destinazioni sono per lo più dirette all'estremo est della russia, le zone più povere tra la Mongolia e il Caucaso

Pochi mesi fa, mentre le truppe russe abbandonavano l'occupazione del nord dell'Ucraina in molti si erano affrettati a spedire a casa le refurtive. I video delle code agli uffici postali e dei soldati intenti ad impacchettare i beni rubati fecero indignare il mondo. Oggi abbiamo nuovi dati sulle destinazioni di queste spedizioni e sul loro numero grazie al sito russo investigativo Mediaziona, fondato da due componenti delle Pussy Riot e guidato dal dissidente Sergey Smirnov (fuggito all'estero). I giornalisti investigatori hanno preso in esame le attività di spedizione della società che è stata utilizzata dai russi per spedire i pacchi, la Cdek. Così hanno tracciato i pacchi e sono risaliti ai dati di partenza e di arrivo.

 

I pacchi diretti nelle regioni dell'est 

Grazie alle possibilità di tracciamento dei pacchi offerte dalla tecnologia gli investigatori hanno individuato 13 sedi, tutte in Russia e Bielorussia dove sono state registrate "spedizioni anomale": i pacchi partivano da città come Belgorod o Mazyr (in Bielorussia) che si trovano proprio nelle zone in cui si sono mobilitati i soldati russi nel loro ritiro dalle città del nord (Kiev e Kharkiv). Da questi centri, i pacchi non erano diretti a grandi città, come quasi sempre accade, ma in paesini sperduti della Russia asiatica, vicino alla Mongolia, alla cina o nel Caucaso. Sono proprio queste le zone più povere del paese, da cui provengono la maggiorparte dei soldati. La città verso cui sono dirette la maggiorparte delle spedizioni è Yurga che si trova sulla Transiberiana e da cui provengono diverse brigate che hanno combattuto a Kiev.

Il bottino

Per scoprire cosa contenevano i pacchi basta guardare i video delle telecamere di sicurezza degli uffici postali che sono stati diffusi in rete. Nei pacchi dei soldati, c'è di tutto: sterei, tende, chitarre, cibo, televisioni e vestiti. Tra tutti c'è un militare che attira l'attenzione: ha una valigetta e quando la apre mostra un drone (poi identificato come un Orlan-10 di fabbricazione russa). La conclusione è che i soldati russi sono così poveri che rubano non solo agli ucraini, ma anche al loro stesso esercito. 

 

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Il Messaggero