Spie russe, allarme nell'Ue: «Cercano le armi destinate all'Ucraina»

L’intelligence: «Offrono denaro a militari e civili che si occupano delle spedizioni»

Allarme spie russe nell’Ue: «Infiltrati e 007 di Putin cercano le armi destinate a Kiev»
È anche una guerra tra spie, quella in Ucraina. Come ai tempi della Guerra Fredda. E travalica i confini. L’allarme lanciato ieri dall’Intelligence di Kiev con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È anche una guerra tra spie, quella in Ucraina. Come ai tempi della Guerra Fredda. E travalica i confini. L’allarme lanciato ieri dall’Intelligence di Kiev con poche righe crea agitazione in tutte le cancellerie occidentali, anche se l’attenzione sul personale delle Ambasciate russe era già stata aumentata con l’inizio del conflitto. Gli addetti militari russi in tutti i Paesi dell’Ue sarebbero stati incaricati non solo di determinare rotte e itinerari delle spedizioni militari verso l’Ucraina, ma anche la quantità delle partite di armi che gli alleati consegnano. Funzionari e agenti di Mosca in Europa avrebbero inoltre ricevuto, ovviamente attraverso canali di comunicazione criptati, l’ordine di reclutare forze di polizia e civili che in vario modo si occupano degli invii, e nelle regioni a ridosso del confine con l’Ucraina starebbero cercando di coinvolgere membri delle comunità locali e attivisti filo-russi.

«Quando ricevono queste proposte di collaborazione, gli europei si rivolgono alla polizia e alle agenzie di sicurezza». Del resto, l’efficacia dei nuovi sistemi d’arma come i lanciarazzi multipli ad alta mobilità Himars (ma non solo) cresce di giorno in giorno. Nell’ultimo suo report, l’Institute for the Study of War nota che grazie a quelli arrivati il 23 giugno, gli ucraini hanno potuto colpire parecchi obiettivi, per lo più depositi di munizioni, ottenendo un «degrado» del volume di fuoco su cui puntava la campagna russa per fare tabula rasa nelle città prima di dare l’assalto. Lo dimostrerebbero anche le rilevazioni Nasa con sensori da remoto.

Guerra in Ucraina, le notizie di oggi. Raffica di missili su Mykolaiv. Medvedev: «Se Kiev attacca Crimea risposta da fine del mondo»

ATTACCHI PREVENTIVI

Cruciale per i russi intercettare i carichi, seguire le rotte, conoscere i punti d’arrivo e usare missili e droni (anche iraniani?) per neutralizzarli. E sempre sui report dell’Intelligence, russa che cita quella di Kiev e le «minacce» ucraine di colpire la Crimea con le nuove armi americane, si basa l’ultima sparata dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev. «In caso d’attacco alla Crimea, l’Ucraina dovrà affrontare il giorno del giudizio. La reazione sarà da fine mondo». Ed è ancora riferita a possibili purghe nell’Intelligence un’altra indiscrezione. Il presidente Zelensky starebbe per silurare il capo degli 007 suo vecchio amico, Ivan Bakanov. La colpa? Alcune decisioni dello Sbu avrebbero portato alla cattura di Kherson, città a nord-ovest della Crimea, nelle prime fasi della guerra. In particolare, il generale Kryvoruchko, responsabile del distretto, avrebbe ordinato ai suoi ufficiali di evacuare prima dell’assalto russo, mentre il suo assistente, il colonnello Sadokhin, avrebbe «soffiato» agli invasori l’ubicazione delle mine. 

CENTRALE NUCLEARE 

In questi giorni le “spie” militari di Kiev sono concentrate sull’area di Zaporizhzhia per via della centrale nucleare, perché i russi chiedono agli ucraini di arretrare e gli ucraini accusano i russi di utilizzarla come base per lanci di missili. E sempre secondo notizie d’intelligence il ministro della Difesa russo, Shoigu, avrebbe ordinato la nuova fase dell’offensiva, mentre i continui attacchi a Kharkiv (in base anche a intercettazioni tra militari russi) sarebbero una precisa volontà di Putin. «Le voci su problemi di salute di Putin o sulla possibilità che venga ucciso dai suoi – dice alla Bbc il capo di Stato maggiore britannico Radakin – sono wishful thinking». Pie illusioni. Per l’Intelligence di Sua Maestà, lo Zar è sano e il suo regime «relativamente stabile». Spie contro spie.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero