Saluto romano ad Auschwitz, foto choc di tre ragazze in gita scolastica

Saluto romano ad Auschwitz, foto choc di tre ragazze in gita scolastica
Giovani, bionde, carine e con il braccio destro alzato a fare il saluto romano. Sullo sfondo, il campo di sterminio di Aushwitz. La foto, diffusa in Italia da i Sentinelli di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito ilmessaggero.it

1 Anno a 9,99€ 89,99€

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • La newsletter Ore18 per gli aggiornamenti della giornata
  • I podcast delle nostre firme
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
Giovani, bionde, carine e con il braccio destro alzato a fare il saluto romano. Sullo sfondo, il campo di sterminio di Aushwitz. La foto, diffusa in Italia da i Sentinelli di Milano, ha in poco tempo fatto il giro del web. Uno scherzo? Una bufala? Pare proprio di no. Le tre ragazze sarebbero già state identificate e rischierebbero fino a tre anni di reclusione.


LEGGI ANCHE Saluto fascista al funerale del "camerata" Giardini, tra i fondatori del MSI. L'Anpi: «Vergogna»


Le adolescenti, il cui volto è stato oscurato poiché minorenni, erano in gita scolastica. Sia la scuola frequentata dalla giovani che le rispettive famiglie sono state subito informate. La foto, inzialmente, era stata pubblicata su Instagram da una delle tre che l'ha cancellata non appena si è accorta del putiferio che ne stava nascendo. Troppo tardi: lo screenshot era già stato fatto e la foto circolava ormai in Rete. 

In Polonia la legge non vieta l’apologia al nazismo e al fascismo ma se venissero applicate le norme contro la diffusione di sentimenti di odio, le tre ragazzine rischierebbero fino a tre anni di reclusione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero