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Minsk attrae sempre di più i russi. Sono molti, infatti, i cittadini della Russia che per fuggire dalla guerra si rifugiano nella capitale bielorussa. Ma questo non è il solo motivo: la città della Bielorussia ha un profilo più internazionale rispetto a molte regioni dell'ex Unione Sovietica. Inoltre, la moda e le agevolazioni economiche si confermano forti attrattori. Basti pensare che lì è possibile ottenere una carta di credito in appena due giorni. Perfino lo staff di Zara ha confermato che la maggior parte dei clienti provengono dalla Russia.
La capitale della Bielorussia è una destinazione ideale per i russi «vittime» delle sanzioni: non è lontana, nessun russo è «giudicato a priori», il cibo è gustoso e più economico e, soprattutto, in due giorni si può ottenere una carta di credito estera nelle banche locali: in questo modo è più facile eseguire transazioni in qualsiasi parte del mondo. Quindi, non deve sorprende che quasi la metà delle auto a Minsk ora abbiano targhe russe. In ogni caso, per arrivare nella nazione bielorussia ci vogliono almeno otto ore di viaggio.
Zara e carte di credito
La Bielorussia, rispetto alla maggior parte dell'Occidente, è andata «per la sua strada» e ha lasciato entrare tanti marchi occidentali. Sì, c'è Zara a Minsk, ma solo in due punti vendita. Quasi tutti gli acquirenti sono russi (come riportano i quotidiani locali): in Russia i negozi Zara non ci sono più nonostante l'alta domanda. I venditori bielorussi sono incuriositi da tutto ciò: come si è scoperto, i bielorussi non sono fan del brand Zara e non capiscono l'hype russo associato ad esso.
Analizziamo l'aspetto economico. Per aprire un conto bancario (con circuito internazionale), occorre: un passaporto russo, un passaporto straniero (per la corretta ortografia del cognome) e un numero di telefono bielorusso. I costi sono molto bassi (circa 120 euro, ndr). Una cifra irrisoria se si pensa che con una carta è possibile accedere ai benefici mondiali della civiltà. La carta di credito si ottiene il giorno successivo alla richiesta, registrandosi presso la banca tramite l'applicazione consigliata dall'ente. Ultimo passaggio: bisogna emettere una carta Belkart Mir, virtuale e gratuita, che funge da ponte per i trasferimenti tra banche, così che i soldi in rubli vengano ricornvertiti sul proprio conto in valuta estera. Certo, si può perdere qualcosa durante la conversione ma si tratta comunque di cifre piccole.
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Il Messaggero