Alpinista italiano ferito in Pakistan, ​ora è in ospedale: «Alcune fratture, è cosciente»

«Francesco, è finita: ce l'abbiamo fatta». Con queste parole sulla sua pagina Facebook, Carlalberto Cimenti - compagno di cordata e primo soccorritore di...

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«Francesco, è finita: ce l'abbiamo fatta». Con queste parole sulla sua pagina Facebook, Carlalberto Cimenti - compagno di cordata e primo soccorritore di Francesco - conferma l'avvenuto recupero dell'alpinista italiano ferito durante la discesa dal Gasherbrum VII, in PakistanFrancesco è stato portato in ospedale dove gli sono state riscontrate alcune fratture, ma sarebbe cosciente.


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Cala Cimenti: «Ce l'abbiamo fatta». «È finita. Ce l'abbiamo fatta». Queste le prime parole di Carlalberto Cimenti, detto 'Cala', l'alpinista piemontese soccorso sul Gasherbrum VII, una volta arrivato al campo base. Il suo compagno di cordata, Francesco, ferito durante la discesa, è stato trasportato all'ospedale di Skardu, nel Gilgit Baltista. «Denis Urubko, Don Bowie e i due polacchi Jarek e Januscius sono stati degli angeli - aggiunge 'Cala' - senza di loro non ce l'avremmo mai fatta e Francesco non sarebbe riuscito a passare un'altra notte a 6.300 metri. I ragazzi si sono resi immediatamente disponibili al recupero, hanno fatto tutto ciò che potevano per aiutarci. Avevano appena terminato di scalare un 8.000 e sono corsi da noi». «Don ha rinunciato alla sua spedizione per salvare Francesco, doveva infatti partire per il suo tentativo alla cima - racconta -. L'elicottero non sarebbe mai riuscito a venirci a prelevare sul luogo dell'incidente, c'erano troppi seracchi, i soccorsi via terra sono stati fondamentali come fondamentale per Fra è stato l'ossigeno messo a disposizione da Denis».
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Il Messaggero