Calcio, la nazionale femminile Usa fa causa per discriminazione nei guadagni: accettata la mediazione

Le giocatrici Usa
L'Us Soccer e le 28 giocatrici della nazionale femminile Usa degli Stati Uniti che hanno fatto causa alla propria federazione per «discriminazione di...

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L'Us Soccer e le 28 giocatrici della nazionale femminile Usa degli Stati Uniti che hanno fatto causa alla propria federazione per «discriminazione di genere» hanno accettato la mediazione. Segno che la controversia potrebbe risolversi. La squadra, a pochi mesi dal campionato mondiale, aveva denunciato pubblicamente la disparità sessuale del mondo calcistico:  dalle differenze nelle buste paga, a viaggi, campi di gioco e trattamenti sanitari. 

La mediazione dovrebbe iniziare poco dopo la fine della Coppa del Mondo femminile per il 7 luglio.

L'accordo è stato anticipato dal Wall Street Journal e confermato da rappresentanti di entrambe le parti. Le giocatrici hanno citato in giudizio la federazione alla corte federale di Los Angeles a marzo. La Us Soccer, che ha respinto le accuse, ha indicato l'accordo collettivo nazionale sottoscritto nel 2017 dalle giocatori delle nazionali, che è sostanzialmente diverso da quello che la federazione ha con gli uomini. Ma il caso delle donne potrebbe essere arrivato a una svolta dopo la pubblicazione del rapporto sul WSJ, la scorsa settimana. Sulla base delle dichiarazioni finanziarie dell'Us Soccer, il giornale ha affermato che le donne hanno generato entrate per 50,8 milioni di dollari nei tre anni successivi alla vittoria della Coppa del Mondo femminile del 2015, circa 1 milione di dollari in più rispetto agli uomini.

I SUCCESSI
La squadra femminile ha avuto più successo in campo, non solo vincendo l'ultima Coppa del Mondo, ma anche vincendo le prime tre partite di quella attuale. Gli uomini non sono riusciti a qualificarsi per la Coppa del Mondo la scorsa estate e sono passati oltre il secondo turno solo una volta. Queste cifre non includono quelle di trasmissione e sponsorizzazione, che sono vendute come pacchetto per squadre sia maschili che femminili, o il denaro ricevuto da fonti esterne come la Fifa. Un portavoce della Federcalcio americana ha detto che gli avvocati delle giocatrice hanno contattato la federazione sulla mediazione poco dopo l'inizio della Coppa del Mondo due settimane fa. La federazione ha accettato la loro proposta la scorsa settimana, ma ha detto che voleva mantenere l'accordo privato fino a dopo la conclusione del torneo.

I GUADAGNI

Il fatto che la mediazione sia stata accettata non garantisce che sarà raggiunto un accordo o sarà evitato un processo. Il percorso prevede semplicemente che entrambe le parti accettano di presentare le loro argomentazioni, in privato, a un mediatore che, a differenza di un giudice o di un arbitro, non ha il potere di emettere una decisione legalmente vincolante. Il mediatore consiglia semplicemente una linea d'azione, ma se una o entrambe le parti la rifiutano, il contenzioso potrebbe riprendere. A complicare le cose per la federazione c'è il fatto che accettare la richiesta dei giocatori richiederebbe un'alterazione dell'accordo collettivo di lavoro già concordato. Nella loro causa, le giocatrici affermano che tra marzo 2013 e dicembre 2016, quando è scaduto il precedente accordo collettivo, le giocatrici delle nazionali femminili non avrebbero potuto guadagnare oltre 99.000 dollari, o 4.950 dollari a partita, per giocare e vincere una serie di 20 partite in un anno, il 62% in meno rispetto a un membro della squadra nazionale maschile con una serie uguale di gare. 
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Il Messaggero