Una vita difficile. Un aiuto e un sogno che diventa realtà. Il boliviano Miguel Figueroa ha 35 anni e ha uno dei più grandi incubatori di start up del Paese: si...
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Aveva dodici anni quando viveva in una baracca di lamiera di 12 metri quadrati nei pressi di La Paz. Come giaciglio aveva dei mattoni accatastati e per accedere all'acqua potabile doveva percorrere 3 chilometri. Lui e i suoi fratelli vivevano in uno stato di malnutrizione e senza alcun accesso all'istruzione scolastica.
Poi la svolta, con l’accesso al programma di sostegno a distanza tramite un locale centro Compassion, una Ong che si occupa di sostegno a distanza e che ha seguito Miguel fino agli studi universitari: dopo la laurea in economia, a 25 anni Miguel è andato negli Stati Uniti e ha cominciato a lavorare per diverse Ong boliviane e internazionali. Una sfida alla povertà che passa attraverso l'innovazione: oggi Miguel è sposato, padre di due bambini ed è a capo di un incubatore di startup che sta cercando di cambiare il Paese. Una storia di rinascita che passa attraverso la solidarietà e l'innovazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero