«Per me è sacrosanto, anche se ci criticheranno, che chi entra in Parlamento e cambia gruppo paghi una multa profumata». Lo ha detto Luigi Di Maio, candidato...
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Nelle nuove regole «il doppio mandato non è in discussione, resta un vincolo per chi è eletto nelle istituzioni», ha poi aggiunto il candidato premier del M5S. «Le regole saranno democratiche - ha proseguito Di Maio - e non faranno sconti a nessuno. Io stesso mi sottoporrò alle parlamentarie». «Non vedo grossissime differenze rispetto al passato - ha continuato - ma vedo un movimento che si attrezza a governare».
«Gli indagati - si legge nel nuovo Codice Etico - potranno candidarsi a meno che, nell'inchiesta in cui sono coinvolti, non emergano elementi idonei a far ritenere la condotta lesiva dei valori, dei principi o dell'immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall'esito e dagli sviluppi del procedimento penale accettando, ora per allora, le determinazioni che sul punto gli Organi dell'Associazione a ciò deputati riterranno di esprimere».
«Presto leggerete le regole per selezionare il futuro gruppo parlamentare, che dovrà essere un gruppo con esperienza, competenza e sensibilità. È finita l'epoca dell'opposizione, dobbiamo attrezzarci per governare», ha quindi sottolineato il leader 5 stelle. Mantenendo «i nostri valori - ha aggiunto - ci sarà una selezione per dare la possibilità alle migliori energie del Paese di mettersi al servizio» dell'Italia.
«Noi dobbiamo andare al governo - ha sostenuto Di Maio - triplicheremo il numero di parlamentari probabilmente. E questo gruppo di parlamentari dovrà essere di persone di esperienza, come gli uscenti, di competenza e di sensibilità, dovrà tenere insieme tutto quello che serve per governare. Chiedo a tutti i cittadini che ci sostengono di pensare in grande: è finita l'epoca dell'opposizione, adesso guardiamo al governo del paese e lo facciamo rispettando i nostri valori, le nostre convinzioni e con un meccanismo di selezione del futuro gruppo che darà la possibilità alle migliori energie di questo Paese di potersi mettersi in gioco».
Al candidato M5S è stata chiesta anche conferma che per la prima volta sarà consentito anche a esterni al movimento di candidarsi nei collegi. «Ma che significa interno o esterno? Anch'io - si è limitato a rispondere Di Maio - ero un esterno al movimento, prima di iscrivermi. Credo che una volta che avrete letto le regole sarà tutto più chiaro. Non vedo una grandissima differenza, vedo soltanto un movimento che si sta attrezzando ad andare al governo».
«Non penso», ha risposto infine Casaleggio ai giornalisti che gli hanno chiesto se con le nuove regole il Movimento 5 Stelle si stia trasformando in un partito tradizionale.
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Il Messaggero