Treni, si cambia: più passeggeri ma bagagli piccoli, ecco le nuove regole

Linee guida più omogenee per gli spostamenti in treno, autobus e aereo e nuove indicazioni generali al Governo in vista del prossimo Dpcm. Sono diversi i temi sul tavolo...

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Linee guida più omogenee per gli spostamenti in treno, autobus e aereo e nuove indicazioni generali al Governo in vista del prossimo Dpcm. Sono diversi i temi sul tavolo del Comitato Tecnico Scientifico che si riunirà oggi alle 15 ma l’obiettivo è sempre lo stesso: armonizzare le norme e fare chiarezza. Tanto sul distanziamento a bordo dei diversi mezzi di trasporto e quindi sulla possibilità di aumentare la capacità ora dimezzata dei treni dell’alta velocità o di intervenire sugli aerei, quanto su discoteche, fiere ed eventi, anche sportivi. Se è vero infatti che è arrivata da poco l’ufficialità sull’inizio del campionato di calcio di Serie A per il 19 settembre, è anche vero che bisognerà riflettere sull’opportunità di riaprire, almeno in parte, gli stadi ai tifosi.


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IL FINE
Una rivalutazione a trecentosessanta gradi in pratica, resa necessaria dal fatto che ormai sono passate 3 settimane dall’ultima e, come ha chiarito Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’Università Cattolica, «Molte nuove evidenze si sono aggiunte» per cui «è corretto fare il punto», soprattutto per quanto riguarda i trasporti. Non solo perché le indicazioni fornite dal Dpcm del 14 luglio non vengono sempre seguite alla lettera da tutti gli operatori coinvolti, ma anche perché le polemiche non si sono mai placate anzi, si sono intensificate dopo il caos sull’alta velocità dello scorso fine settimana. L’ordinanza-dietrofront con cui Speranza ha reintrodotto l’obbligo di distanziamento a bordo dei convogli annullando il primo via libera del ministero dei Trasporti a Ntv e Trenitalia e lasciando a piedi almeno 8mila passeggeri (costando solo ad Italo 3 milioni di euro e l’organizzazione a partire da domani di 2 treni speciali al giorno Milano-Reggio Calabria fino a cessata necessità), ha infatti scoperchiato il vaso di Pandora ponendo numerosi interrogativi che si proverà a sciogliere oggi.

 

CRITICITÀ

«Il Mit ci ha inoltrato un nuovo protocollo in cui sono incluse anche le misure sui voli» spiega uno dei componenti del Comitato. Per cui «se ne discuterà» ma dato che la situazione attuale dei numeri del contagio appare piuttosto sotto controllo «per ora non credo sugli aerei cambierà qualcosa, al massimo si interverrà nelle fasi precedenti, quelle di imbarco oppure valuteremo più in avanti». Ad oggi in pratica, la situazione dei cieli preoccupa relativamente poco gli esperti al pari di quella, molto chiacchierata negli ultimi giorni, del trasporto scolastico e delle possibili criticità che si presenteranno alla ripresa delle lezioni di settembre. «Anche lì abbiamo ricevuto relative rassicurazioni e ho una buona percezione» spiega uno dei volti noti del gruppo di scienziati. Sul tavolo quindi ci saranno soprattutto «spostamenti su rotaia e bus a lunga percorrenza». In particolare, come trapela una fonte vicina ai tecnici che hanno redatto il protocollo in questione, tra le ipotesi allo studio ci sarebbe quella di chiedere - o ribadire dato che alcune delle misure sono già presenti nel DPCM del 14 luglio - alle compagnie ferroviarie di garantire una serie di misure. Utilizzo di sedili “faccia a faccia” solo per conviventi ad esempio, ma anche sanificazione costante delle superfici durante il viaggio, misurazione della temperatura dei passeggeri e una loro auto dichiarazione di non essere stato a contatto con pazienti Covid19, servizio di catering con prodotti monodose confezionati, divieto di bagagli voluminosi a bordo, cambio della mascherina ogni 4 ore e soprattutto di un adeguato ricircolo dell’aria filtrata in flussi verticali, proprio come avviene sugli aerei. Solo a quel punto ci potrebbe essere un significativo via libera. «Se ci daranno evidenze e dimostrazioni che Italo, Trenitalia o chiunque altro possa organizzare i treni in modo tale che siano garantite ventilazione e riduzione di possibilità di infezione, i posti potranno aumentare rispetto al 50% di oggi».
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Il Messaggero