Linee guida più omogenee per gli spostamenti in treno, autobus e aereo e nuove indicazioni generali al Governo in vista del prossimo Dpcm. Sono diversi i temi sul tavolo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito ilmessaggero.it
1 Anno a 9,99€ 89,99€
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- La newsletter Ore18 per gli aggiornamenti della giornata
- I podcast delle nostre firme
- Approfondimenti e aggiornamenti live
Roma-Lido, la ressa c’è già: «A settembre impossibile viaggiare con gli studenti»
Treni, aerei, bus e metro: stretta in arrivo, ma è lite. Frecciarossa per il Sud esauriti
IL FINE
Una rivalutazione a trecentosessanta gradi in pratica, resa necessaria dal fatto che ormai sono passate 3 settimane dall’ultima e, come ha chiarito Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’Università Cattolica, «Molte nuove evidenze si sono aggiunte» per cui «è corretto fare il punto», soprattutto per quanto riguarda i trasporti. Non solo perché le indicazioni fornite dal Dpcm del 14 luglio non vengono sempre seguite alla lettera da tutti gli operatori coinvolti, ma anche perché le polemiche non si sono mai placate anzi, si sono intensificate dopo il caos sull’alta velocità dello scorso fine settimana.
CRITICITÀ
«Il Mit ci ha inoltrato un nuovo protocollo in cui sono incluse anche le misure sui voli» spiega uno dei componenti del Comitato. Per cui «se ne discuterà» ma dato che la situazione attuale dei numeri del contagio appare piuttosto sotto controllo «per ora non credo sugli aerei cambierà qualcosa, al massimo si interverrà nelle fasi precedenti, quelle di imbarco oppure valuteremo più in avanti». Ad oggi in pratica, la situazione dei cieli preoccupa relativamente poco gli esperti al pari di quella, molto chiacchierata negli ultimi giorni, del trasporto scolastico e delle possibili criticità che si presenteranno alla ripresa delle lezioni di settembre. «Anche lì abbiamo ricevuto relative rassicurazioni e ho una buona percezione» spiega uno dei volti noti del gruppo di scienziati. Sul tavolo quindi ci saranno soprattutto «spostamenti su rotaia e bus a lunga percorrenza». In particolare, come trapela una fonte vicina ai tecnici che hanno redatto il protocollo in questione, tra le ipotesi allo studio ci sarebbe quella di chiedere - o ribadire dato che alcune delle misure sono già presenti nel DPCM del 14 luglio - alle compagnie ferroviarie di garantire una serie di misure. Utilizzo di sedili “faccia a faccia” solo per conviventi ad esempio, ma anche sanificazione costante delle superfici durante il viaggio, misurazione della temperatura dei passeggeri e una loro auto dichiarazione di non essere stato a contatto con pazienti Covid19, servizio di catering con prodotti monodose confezionati, divieto di bagagli voluminosi a bordo, cambio della mascherina ogni 4 ore e soprattutto di un adeguato ricircolo dell’aria filtrata in flussi verticali, proprio come avviene sugli aerei. Solo a quel punto ci potrebbe essere un significativo via libera. «Se ci daranno evidenze e dimostrazioni che Italo, Trenitalia o chiunque altro possa organizzare i treni in modo tale che siano garantite ventilazione e riduzione di possibilità di infezione, i posti potranno aumentare rispetto al 50% di oggi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero