Chi ha causato l'innesco della tragedia ha un nome. Gli investigatori hanno identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all'interno della...
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Intanto i carabinieri hanno corretto al ribasso i numeri dei biglietti venduti, parlando di 680 ingressi.
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Il reato ipotizzato nei confronti del minorenne identificato è quello di omicidio preterintenzionale. Il nome del giovane non è ancora stato iscritto nel registro degli indagati e nei suoi confronti non sono stati compiuti atti formali. La ricostruzione di quanto accaduto deve infatti ancora essere vagliata in quanto il minorenne è stato indicato da alcuni testimoni ma non ci sono video o immagini che lo riprendono nel momento in cui è scattato il panico nella discoteca.
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Gli investigatori sarebbero risaliti al giovane grazie anche a un soprannome con il quale era conosciutissimo tra i ragazzi presenti nella discoteca Lanterna azzurra. Alcuni dei giovani nel locale la notte del terrore, infatti, avrebbero indicato agli investigatori il nomignolo del minorenne indicandolo come colui che aveva la bomboletta spray.
Il giovane avrebbe usato lo spray per rubare una catenina. È quanto afferma il dj del locale, Marco Cecchini, che è anche il figlio di uno dei gestori. L'episodio è stato raccontato dalla vittima della rapina allo stesso dj poco prima che scoppiasse il panico nel locale. «Stavo fumando nella sala di sotto, con la porta di emergenza aperta - racconta -.
Secondo Marco «nessun buttafuori» ha fermato i ragazzi che scappavano. E allora perché si è creato quel blocco? «Non lo so, non l'ho capito. C'è un video - dice - ripreso dalla consolle in cui si vede che tutta la parte in fondo della pista si muove verso l'esterno seguendo solo quella via lì e non capisco perché, forse il panico, forse perché non vedeva bene. Ma nessun buttafuori li bloccava, io ero lì sotto e ho visto, ho raccolto gli occhiali ad un ragazzo e abbiamo tirato fuori delle persone».
Ieri sui social era circolata la foto di un ragazzo che sembra indossare una mascherina. «Chi lo riconosce deve parlare», è l'appello che accompagnava allo scatto fatto all'interno della discoteca, prima che si consumasse la tragedia. Non è ancora noto se il minorenne individuato dagli inquirenti sia lo stesso giovane.
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Rimangono stabili ma critiche le condizioni dei sette ragazzi ricoverati in rianimazione all'ospedale di Ancona dopo essere rimasti gravemente feriti nella calca. Lo dice all'Adnkronos Roberto Papa, dirigente medico della Direzione medica degli ospedali Riuniti di Ancona. I ragazzi feriti lievemente e soccorsi in codice verde sono stati dimessi ieri, mentre migliorano le condizioni di un giovane, ricoverato ieri in codice rosso ma non in rianimazione. In tarda mattinata sarà diffuso un bollettino medico sulle condizioni dei feriti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero