Sono terminate lunedì le operazioni di cessione della Melegatti da parte della curatela del Tribunale di Verona e oggi lo stabilimento riparte con 35 dipendenti a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Terminate le procedure di acquisto saremo ancora più concentrati sul ritorno del tradizionale pandoro e panettone Melegatti sulle tavole degli italiani. Abbiamo puntato molto sullo sviluppo del territorio e sulla valorizzazione delle sue competenze. Ora la nostra presenza a Natale sarà importante perché dimostra la concreta volontà di ripartire con la tradizione, la qualità e il prestigio di un marchio dolciario unico in Italia e nel mondo», dichiara Giacomo Spezzapria, presidente di Melegatti.
Il pandoro veronese, con 124 anni di storia, è stato acquistato dalla famiglia di Spezzapria, l'imprenditore veneto che con il figlio Giacomo punta a rivitalizzare lo storico marchio dolciario italiano che rischiava di scomparire definitivamente. Nel frattempo la società «Sominor srl» si è trasformata in «Melegatti 1894 Spa» e sono stati formalizzati gli incarichi all'interno del consiglio di amministrazione. Spezzapria è il presidente della Melegatti e Denis Moro è l'amministratore delegato. Ammonta a 13,5 milioni di euro il costo d'acquisto della società veronese.
Melegatti ra fa parte di un gruppo alimentare assieme a tre società di packaging, la vicentina «Eriplast», la trentina «Fucine Film» e la modenese «Albertazzi G.». L'integrazione verticale della filiera alimentare consentirà economie di scala e ampliamento di competenze.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero