In piazza del Popolo a Roma, Greta Thunberg trova finalmente il suo popolo. Giovedì al Senato l'attivista svedese ha strapazzato una platea di notabili e adulti,...
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Contro il cambiamento climatico tutti in piazza con Greta Thunberg
E si lascia andare ad un «Ciao Roma!» come una rockstar, strappando l'applauso dei ragazzi (3.500 per la questura, 25.000 per gli organizzatori). Greta, pantaloni viola, maglia a righe, le immancabili trecce, parla in inglese. Nessuno dal palco la traduce. Ma i suoi ragazzi mostrano di capire lo stesso, e applaudono in continuazione. «Il problema base è che nulla viene fatto per arrestare la catastrofe ecologica - scandisce Greta -. Dobbiamo prepararci a lottare per lungo tempo.
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Prima di lei, nella mattinata calda e soleggiata hanno parlato i ragazzi dei Fridays For Future di tutta Italia, i comitati spontanei che il venerdì organizzano gli scioperi del clima nelle varie città, sull'esempio di Greta. I toni vanno dall'assemblea studentesca al centro sociale, con invettive che dai sussidi alle fonti fossili arrivano a Tav, Mose e privati nelle università. Il movimento lamenta anche di essere stato tenuto ai margini durante l'evento al Senato. Alice, 9 anni, è l'oratrice più piccola, e anche l'unica che parla in inglese. Arriva insieme a Greta e dice «sono qui per sostenerla».
Tra il pubblico, i ragazzi raccontano che da quando è arrivata Greta, nelle scuole si parla più di clima ed ecologia. E soprattutto, hanno cominciato a fare qualcosa per l'ambiente: «Prima compravamo l'acqua nelle bottiglie di plastica - racconta Francesca, 18enne romana -, ora a tavola usiamo la brocca con l'acqua del rubinetto». Il palco è alimentato (in parte) da 128 biciclette, che pedalando su generatori producono elettricità. L'idea è stata presa dai concerti del complesso Tetes de Bois. E il cantante del gruppo, Andrea Satta, è anche l'autore della canzone per Greta che viene diffusa dagli altoparlanti: «Tempo/ non c'è più tempo/ mi muovo adesso altrimenti mi pento». Greta prima del comizio è andata alla sede nazionale della Cgil, dove ha ricevuto la tessera onoraria del sindacato dal segretario Maurizio Landini. Sul palco appare sempre un pò rigida e spaurita, ma sorride di più e saluta con la mano. Alla fine la portano via con un cordone di servizio d'ordine, tra la folla in delirio. Sparisce in macchina come una rockstar, ma è un'utilitaria rigorosamente ibrida. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero