Coronavirus, Cts: stretta sul trasporto locale Schede

Coronavirus, Cts: «Regioni senza regole, un rischio», stretta sul trasporto locale Schede
Il Comitato tecnico scientifico contro il “lassismo” delle regioni. Il consiglio degli esperti al governo è quello di indicare norme stringenti che vincolino le...

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Il Comitato tecnico scientifico contro il “lassismo” delle regioni. Il consiglio degli esperti al governo è quello di indicare norme stringenti che vincolino le regioni in materia di trasporto pubblico. Soprattutto per i treni. Il pericolo è infatti che i treni regionali affollati possano trasformarsi in vettori di contagio. Perciò la regola della capienza al 50% sui vagoni non può essere applicata alla sola Tav ma anche ai regionali. Insomma la riunione di ieri, del Cts ha tracciato il perimetro dei comportamenti da tenere. Ha dato raccomandazioni all’esecutivo a cui fa capo, in vista del nuovo Dpcm che verrà depositato a margine del consiglio dei ministri di domani.

 
IL CTS
La risposta principale che gli esperti suggeriscono è dunque un no categorico sotto diversi aspetti. Primo tra tutti la questione stadi e discoteche. Insomma là dove possono esserci assembramenti di persone a stretto contatto. Luoghi che possono trasformasi in un amplificatore per il virus, specie in questi giorni di rialzo della curva. Perciò a settembre vedere impianti come l’Olimpico di Roma, San Siro a Milano o l’Allianz Stadium a Torino pieni di tifosi è un’opzione da escludere. Troppo rischioso, la conclusione del comitato tecnico scientifico. Per le sale da ballo al chiuso il rischio è simile. Identico per le vacanze sulle navi da crociera: Anche se - suggeriscono gli esperti - nel caso si decidesse di riaprire, dovranno essere osservati protocolli molto rigidi, con la previsione di ritardare l’imbarco in attesa dell’esito dei tamponi. Ci sono poi altre manifestazioni con grande flusso di pubblico, si pensi ai concerti, per i quali il parere è negativo. Per quanto riguarda le fiere è probabile che potranno riprendere, ma con varie limitazioni. 

AEREI
Gli aerei invece continueranno a non avere restrizioni nel numero dei passeggeri: il sistema di aerazione garantisce la sicurezza. Al ritiro bagagli bisogna invece rispettare il metro di distanza. L’altro tasto dolente che genererà dibattito politico è appunto la questione treni. Probabilmente foriero di ricorsi amministrativi da parte delle regioni. Sul tavolo del Cts è stato infatti presentato un nuovo studio, di un organismo cinese con le percentuali di contagio: un lavoro degli scienziati di Pechino che conferma la pericolosità di viaggi gomito a gomito su rotaia: 3,5% di rischio contagio nella prima ora, 1,5% dalla seconda ora in poi. Insomma questa ricerca, declinata alla realtà italiana, indica in un 10% di possibilità di contrarre il Covid-19 se si viaggia accanto ad un altro passeggero su una tratta come la Roma - Milano di 4,5 ore. Con questo documento in mano gli esperti hanno consigliato al governo di far rimanere intatto il distanziamento all’interno dei convogli. 

SCUOLABUS
Il capitolo scuola è stato un altro tema di confronto per gli esperti. Le indicazioni stringenti riguardano il trasporto degli studenti sugli scuolabus. Ebbene non potranno mai viaggiare pieni. Vale il principio che si applica sui treni. Ma non solo. Il tragitto non potrà durare più di 15 minuti. 
Gli esperti hanno anche analizzato i possibili rischi sul contagio degli studenti, quando verranno riaperte elementari, medie e superiori a fine settembre. Si è discusso dell’aumento dei positivi in Israele tra i banchi di scuola. Un esempio in negativo che, ovviamente, preoccupa. Tuttavia sull’apertura degli istituti gli scienziati ieri non si sono pronunciati. Hanno rimandato ogni eventuale decisione sulla materia a ottobre. In quel periodo si potranno valutare eventuali effetti collaterali negativi della riapertura o al contrario positivi. In questo caso si faranno nuove valutazioni in relazione al trasporto pubblico locale.

Infine resta valido l’impiego della mascherina nei locali pubblici, il distanziamento sociale, l’obbligo di igienizzarsi le mani quando si entra nei bar, nei ristoranti, nelle poste o in banca.
La riunione fiume è terminata dopo diverse ore. Decisioni non facili che hanno una ricaduta anche sull’economia del Paese. Presente il ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli. Grande assente il collega, titolare del dicastero della Salute Roberto Speranza.

Adesso, comunque, la decisione finale spetta all’esecutivo. Il Cts offre una serie di suggerimenti che il governo può accettare o meno. Lo si saprà con il nuovo Dpcm di venerdì.

Partite di calcio
ancora a porte
chiuse


I tifosi non potranno tornare sugli spalti. Secondo il Comitato tecnico scientifico, le partite dovranno continuare a disputarsi a porte chiuse perché non è possibile controllare che vengano rispettate le distanze di sicurezza negli stadi.

I locali da ballo
per quest’estate
non ripartono


Per gli esperti sarebbe un rischio troppo grande riaprire le discoteche. Nei locali dove si balla è praticamente impossibile rispettare le distanze e i rischi di contagio sono troppo alti.

Obbligatoria
la distanza di un
metro sui treni


Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il Comitato tecnico scientifico ha confermato la necessità di mantenere la distanza sia nei treni regionali che in quelli ad alta velocità che, a differenza degli aerei, non dispongono di un impianto di ricambio dell’aria come gli aerei.

No a concerti ed
eventi di massa:
troppo pericolosi


Parere negativo anche sugli eventi di massa. Secondo il Comitato tecnico scientifico anche i concerti e gli eventi di massa sono occasioni che non consentono il rispetto delle distanze di sicurezza. È prevedibile dunque che vengano prorogati i divieti agli eventi affollati.

Dubbi sulle crociere
verso l’ok dal 15
ma in sicurezza


Per il Comitato anche le crociere dovrebbero essere vietate. Ma si sta valutando di dare il via libera dal 15 purché con misure straordinarie di sicurezza: tamponi per chi viaggia e per gli equipaggi. Pronti bloccarle al primo caso di contagio.


Bus scolastici
percorrenza
solo di 15 minuti


Per i bus scolastici viene introdotto il divieto di viaggiare a pieno carico, così da impedire contatti ravvicinati tra i bambini. Alo stesso tempo il Cts raccomanda al governo di imporre una limitazione dei tempi delle corse casa-scuola a massimo 15 minuti. Ovvero il tempo sotto al quale non c’è contagio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero