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MILANO - Alessandro Impagnatiello ne ha fatta di strada da quando lo vedevano girare a bordo di un vecchio motorino malandato. Mescolava cocktail nei locali più famosi della città, andava in vacanza a Ibiza, si è comprato anche un suv. «Una faccia d'angelo, lo consideravano il più bello della compagnia», racconta il padre di un amico. Ma era tutto finto, alla fine il cumulo di menzogne è franato e a esserne travolta è stata la compagna Giulia Tramontano.
Poche ore prima di morire Giulia incontra l'ex amante di Impagnatiello e lei la costringe ad aprire gli occhi su una verità di cui fino a quel momento intuiva solo i contorni. Faceva il barman all'Armani Bamboo, ma «sul posto di lavoro è visto male, è soprannominato "lurido" e in passato è stato anche sospeso per aver sottratto dei soldi al bar», le racconta la ragazza che con l'uomo ha avuto una relazione parallela di un anno e mezzo.
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LE PROMESSE
A riferire tutto a carabinieri è un'amica di Giulia, ascoltata dai militari il 29 maggio, cioè il giorno successivo a quello della denuncia di scomparsa della ragazza, presentata dalla madre di Impagnatiello. Da un po' di tempo raccoglie sfoghi e inquietudini della giovane. «In alcune occasioni recenti, spontaneamente, Giulia mi confidava che nutriva forti dubbi sulla sincerità di Alessandro poiché, più di una volta, avrebbe accampato scuse dicendole che si trovava in un posto anziché un altro».
Nel frattempo la fidanzata viene messa al corrente dall'amante di tutte le menzogne del suo compagno: «Giulia - prosegue l'amica - mi ha raccontato di avere scoperto che l'altra andava a casa sua quando lei non era presente e che per corroborare la finzione lui toglieva di volta in volta fotografie e particolari che li ritraevano insieme». L'appartamento di Senago, ripulito per l'occasione dai dettagli della presenza di Giulia, si trasformava in una casa da single. In altre occasioni andava lui dall'amante. «Il 20 maggio scorso - aggiunge l'amica - Alessandro informa Giulia che sarebbe andato a trascorrere il fine settimana con un amico in Emilia Romagna, quando invece dalle confidenze e dalle chat mostrate dall'amante avrebbe dormito da quest'ultima e avrebbe trascorso lì il week end per festeggiare il suo compleanno». Giulia, riferisce l'amica ai carabinieri, è scioccata: «Mi ha detto che Alessandro le aveva rovinato la vita e che adesso sarebbe stata costretta a tornare al Sud dopo tutti i sacrifici che aveva fatto per lasciarlo».
INSTABILITÀ
Anche lei, sabato sera, riceverà messaggi scritti da Impagnatiello e spediti con il telefono della compagna quando già l'ha già uccisa. Sarà lui, domenica alle sei del pomeriggio, a contattarla per chiederle se abbia notizie di Giulia, mentre la madre Sabrina Paulis era in caserma per denunciarne la scomparsa. Nell'ordinanza di convalida del fermo il gip, sottolineando l'«estrema gravità dei reati commessi», evidenzia «i tratti caratteriali dell'indagato». Alessandro Impagnatiello, oltre ad avere manifestato «capacità manipolativa» e «instabilità emotiva», «avendo "eliminato" il pericolo costituito da Giulia Tramontano sperava di proseguire la relazione» con l'altra. Ma l'amante, trovando le foto di Giulia incinta sul suo telefono, ha smascherato l'ex e lo ha allontanato, «vanificando e quindi frustrando (nuovamente) le sue aspettative».Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero