Ruberti, la ricostruzione dei testimoni: «Non si parlava di calcio ma di elezioni regionali»

Le parole di chi assistì alla lite: «Un caos indescrivibile e ora sappiamo perché»

Il ristorante "La Taverna" all'interno del quale è iniziata la discussione
Non si parlava di calcio ma delle prossime regionali, quando ancora il governo non era caduto ed era in corso la campagna elettorale per le amministrative di Frosinone. Il motivo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non si parlava di calcio ma delle prossime regionali, quando ancora il governo non era caduto ed era in corso la campagna elettorale per le amministrative di Frosinone. Il motivo del contendere che avrebbe scatenato le ire di Albino Ruberti sarebbe nato per una discussione sul futuro presidente e sulle candidature in provincia di Frosinone. La frase «me te compro» pronunciata da Vladimiro De Angelis, fratello di Francesco, il plenipotenziario del Pd ciociaro, era riferita forse a un diniego nei confronti delle candidature che venivano avanzate per il futuro. E' più di un'ipotesi, chi era a tavola si è fatto sfuggire delle indiscrezioni e la vicenda sarà anche iniziata parlando di Lazio e Roma - come sostenuto proprio da Francesco De Angelis - ma poi è degenerata su altro.

 

I TESTIMONI

«Sì, ricordo, un caos indescrivibile e ora sappiamo perché». Siamo a Frosinone, tra piazza Garibaldi, via Minghetti e via Cavour, pieno centro storico. Non si parla d'altro, la vicenda che vede coinvolto Albino Ruberti e Francesco De Angelis ha fatto presto il giro della città. I testimoni non vogliono comparire, ma tutti sapevano che era successo qualcosa quella sera. «Dopo la presentazione in piazza del candidato sindaco Marzi c'è stata una cena - racconta un uomo che vive proprio di fronte al luogo della discussione - una cosa da campagna elettorale, poi si è scatenato quello che oggi vediamo ma che noi sentimmo quella notte».

 

 

IL TITOLARE DEL RISTORANTE

Era circa l'una e si avvertì il caos, nel video si sente Francesco De Angelis che invita a smetterla perché «qua chiamano i carabinieri». Non ricorda nulla, invece, Gianluca, il titolare del ristorante "La Taverna" all'interno della quale sarebbe nata la discussione che poi è degenerata fuori. Il locale è chiuso per ferie, lui al telefono riferisce: «Ero dentro, stavano parlando animatamente, cosa sia successo fuori francamente non lo so».

Fa eco il titolare di un bar vicino: «Siamo a Frosinone, le cose si sanno, che ci fosse un video no ma della discussione se ne parlava solo che nessuno conosceva il motivo. Certo si usano parole pesantissime che fanno male solo a sentirle».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero