Foligno, caccia ai ladri di posacenere che hanno preso di mira l'antica norcineria

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​FOLIGNO - Una singolare, quanto odiosa, serie di furti sta...

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​FOLIGNO - Una singolare, quanto odiosa, serie di furti sta interessando, come una lenta tortura con tecnica della goccia cinese, la Norcineria Massatani, attiva, nel centro storico di Foligno, dal 1913 ed oggi gestita dai coniugi Corrado Massatanti e Donatella Falchi. «Da tre settimane - spiegano dalla Norcineria - continuiamo a subire furti di notte e in orario di apertura. Il secchio dell’umido, una scaffalatura in ferro, due grandi lanterne in ferro, una sedia, due posacenere ed una pianta. Dunque, non vorremmo fare polemica ma vivere e dare l’anima per un lavoro in una città significa esigere rispetto da essa e la polemica sorge così spontanea quando le “persone” alle quali offri un servizio, ti ripagano subdolamente: impoverendoti. Vorremmo informarvi che chi si impoverisce siete voi, perché presto vi ritroverete in un centro storico desolato, vuoto, senza commercianti, senza servizi. Abbiamo sporto denuncia e presto analizzeremo i video delle telecamere di sorveglianza. Sappiate però che sapremo chi è stato e per evitare spiacevoli figure, vi consigliamo di restituire ciò che non vi appartiene. Perché rubare è il primo sintomo di una società malata. E una società - è la conclusione - malata è destinata a morire». La cosa che più da fastidio, al di la del valore economico, comunque non secondario, dei pezzi sottratti è la sorta di accanimento verso una attività commerciale che, come altre, ha affrontato investimenti finalizzati anche a fornire un servizio e, soprattutto, un buon biglietto da visita per la città rivolto a chi, locale o turista, la frequenta e la vive. La scorsa settimana l’accadimento era andato a segno in via Garibaldi ai danni dei vasi di fiori esterni al CoffeCup. In entrambe le situazioni si stanno vagliando i filmati della videosorveglianza, pubblica e privata, e da quei fotogrammi potrebbe esser ricavato l’identikit di chi ha messo a segno danneggiamenti e furti. I commercianti del centro, così come quelli dell’intero territorio comunale, non si danno per vinti e hanno la ferma volontà di proseguire nelle loro attività, molte delle quali condotte passando il testimone da generazione in generazione.
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Il Messaggero