L'apertura delle urne domenica notte ha consentito di stilare una classifica dei concorrenti in questa tornata elettorale. I conteggi, senza includere i 12 deputati e i 6...
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Come risulta dai grafici a fondo pagina, l'alleanza più consistente dal punto di vista numerico, anche se non sembra la più probabile da quello politico, risulterebbe quella tra il cartello di centrodestra e il Pd. Sulla carta, totalizzerebbe 372 deputati e 192 senatori, mentre al solo centrodestra mancherebbero a Matteo Salvini, o a chi per lui, oltre 50 deputati e due dozzine di senatori per accomodarsi sulla poltrona di premier. Esclusa dall'esame la poco probabile alleanza tra l'intero centrodestra e il M5S, si prende invece in considerazione un tandem tra pentastellati e la Lega da sola, che non mancherebbe, sulla base dei programmi elettorali, di più di un punto di contatto. Siffatta coalizione arriverebbe a una maggioranza di una certa consistenza: 351 seggi alla Camera e 174 al Senato, cui concorrerebbero 130 deputati e 62 senatori del Carroccio dopo una, probabilmente, traumatica rottura con il resto del centrodestra. Quindi, 40 in più del necessario a Montecitorio e 13 a palazzo Madama.
Altra eventualità, è quella sia pur larvatamente evocata nelle ultime ore e che già non ha mancato di innescare più o meno sotterranei scontri nel Pd, è quella di un'intesa M5S-PdLeU. Il cui totale è lievemente al di sotto di quello dell'ipotesi precedente: 347 deputati e 173 senatori, che però sarebbe autosufficiente anche senza i 14 deputati e i 4 senatori di Liberi e Uniti.
GIOVE
Tutte ipotesi che riposano, come dicevano gli antichi, sulle ginocchia di Giove, o meglio, ai giorni nostri, sulla saggezza del capo dello Stato. Per l'oggi c'è solo la certezza di avere un Parlamento nuovo di zecca, in cui sono assai numerose le new entry rispetto alla vecchia guardia che è pure presente come mostra il ritorno di gran parte della squadra del governo Gentiloni. Tra le novità va segnalato il primo senatore di colore a palazzo Madama, portato dalla Lega di Matteo Salvini. E' il nigeriano Toni Chike Iwobi, 62 anni, un immigrato un po' speciale, giunto in Italia nel 76 con un visto da studente, ha due lauree. Imprenditore a Spirano (Bergamo) nei servizi informatici, da 25 anni iscritto alla Lega, dal 2014 è stato nominato da Salvini responsabile federale del Dipartimento immigrazione del Carroccio. Numerosi i medici e direttori sanitari portati in Parlamento dai 5Stelle, assieme a un nutrito gruppo di docenti, tra cui Salvatore Giuliano già destinato da Di Maio a succedere alla ministra Valeria Fedeli all' Istruzione. Folta la pattuglia dei giornalisti: Emilio Carelli, Primo Di Nicola e Pino Cabras approdano in Parlamento con il M5S. Giorgio Mulè e Andrea Cangini eletti con Forza Italia. Tommaso Cerno, ex direttore de L'Espresso, con il Pd. Una relativa novità è costituita anche da Emma Bonino che torna al Senato di cui è stata vicepresidente nella XVI legislatura. Leggi l'articolo completo su
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