Statali, i cittadini valuteranno i dipendenti pubblici: si parte con le pagelle a Inps e Comune di Roma

Entra nel vivo il piano del ministro Brunetta che vuole dare i voti a oltre 300 servizi digitali

Statali, i cittadini valuteranno i dipendenti pubblici: si parte con le pagelle a Inps e Comune di Roma
Al debutto le nuove pagelle per gli statali. All’inizio verrà rilevato il grado di soddisfazione degli utenti che usufruiscono dei servizi digitali di Inps, Inail e...

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Al debutto le nuove pagelle per gli statali. All’inizio verrà rilevato il grado di soddisfazione degli utenti che usufruiscono dei servizi digitali di Inps, Inail e Comune di Roma. Basterà effettuare un cambio di residenza online sul sito di Roma Capitale per far scattare i sondaggi anti-fannulloni. Ai cittadini verrà chiesto un giudizio sulla facilità di utilizzo, l’efficacia e la presenza di informazioni utili alla fruizione. «Rilevare la soddisfazione dei clienti della Pubblica amministrazione, cittadini e imprese, è un elemento fondamentale di trasparenza e di efficienza», ha sottolineato il ministro Renato Brunetta. Terminata la fase sperimentale, la Funzione pubblica conta di applicare la svolta anche a ministeri, Regioni e altre città metropolitana. Nel complesso verranno messi ai voti 300 servizi entro il 2026. 

Più nel dettaglio, l’Istat ha avviato su indicazione del dipartimento della Funzione pubblica la sperimentazione di un sistema centralizzato di rilevazione statistica della customer experience sui servizi digitali erogati ai cittadini dagli enti pubblici dislocati in tutta Italia. Obiettivo? Ottenere un quadro chiaro della qualità del servizio percepita dal cittadino a livello nazionale, superando gli attuali meccanismi di rilevazione autonoma delle varie amministrazioni pubbliche, non correlati tra loro e quindi non comparabili. Da quando è arrivato a Palazzo Vidoni il ministro Brunetta ha sempre insistito sulla necessità di migliorare i servizi della Pa, soprattutto dopo lo shock pandemico e il ricorso scomposto al lavoro agile, un cocktail che ha portato a un accumulo degli arretrati, tempi di risposta più lunghi e sportelli irraggiungibili. «Già nel 2009 avevo voluto avviare il progetto noto come “Mettiamoci la faccia”, all’avanguardia per l’epoca: i servizi pubblici potevano essere valutati con le emoticon. Adesso andiamo oltre, grazie alle competenze dell’Istat nella raccolta ed elaborazione dei dati. Così le amministrazioni potranno conoscere in tempo reale il parere degli utenti sui propri servizi digitali e intervenire tempestivamente per migliorarli», ha spiegato il ministro. Il progetto prevede una piattaforma unica per la raccolta uniforme, l’elaborazione, la gestione e l’analisi dei dati. La struttura del questionario e la piattaforma di rilevazione saranno le stesse per tipologia di Pa e di servizio valutato (al fine di avere un’esperienza uniforme per il cittadino). L’adesione delle Pa al progetto avverrà su base volontaria. 

I CRITERI
La partecipazione dei cittadini sarà anonima. Come detto le prime amministrazioni a partire sono Inps, Inail e Comune di Roma. La sperimentazione farà presa su una rosa di servizi. Per quanto riguarda l’Inps, per esempio, verrà rilevato in principio il grado di soddisfazione degli utenti che inoltreranno la domanda per la pensione. Fronte Inail: sarà valutata l’efficacia del servizio di certificazione e verifica per ascensori e impianti di riscaldamento. Fari puntati anche sullo sportello digitale per la prenotazione di appuntamenti in sede. Sul portale del Comune di Roma, oltre ai cambi di residenza online, verranno valutati altri servizi: quello per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica e quello per la concessione di aiuti economici destinati a chi è in affitto. Chi sfrutterà questi servizi, una volta conclusa la procedura, vedrà comparire sullo schermo tre domande sulla qualità della performance della pa che lo ha servito. Sarà possibile esprimere un giudizio che va da non soddisfatto a molto soddisfatto.  Così il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo: «Soprattutto nella nuova prospettiva della transizione digitale diventa ancor più importante rendere le amministrazioni più accessibili e trasparenti, lavorando sul miglioramento delle prestazioni, di concerto con i cittadini e le imprese, che potranno non solo esprimere la propria opinione, ma anche fornire suggerimenti in base alla propria esperienza di utenti». Il servizio vedrà una fase di monitoraggio e adeguamento progressivo dell’infrastruttura e dell’applicazione fino a giugno 2023, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2026 il monitoraggio di almeno 300 servizi dei siti delle Pa nazionali e di coinvolgere almeno 100 enti tra Pa centrali, Regioni, città metropolitane e altre amministrazioni pubbliche locali. 
 

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