OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La lettera sarà recapitata oggi nella casella virtuale di tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici. La firma in calce è quella del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Il contenuto è un invito a “studiare”. Anche perché, informa il ministro, le carriere e gli aumenti di stipendio saranno legati proprio alla formazione. «L’innovazione», si legge nella lettera, «si produce con le conoscenze e le competenze che già possedete e con quelle, anche tecniche, organizzative e manageriali, che le transizioni amministrativa, digitale ed ecologica richiedono di acquisire». La lettera serve appunto ad avvisare che dal primo febbraio partiranno i corsi di formazione digitale tramite la piattaforma Syllabus messa a punto dal Dipartimento della Funzione pubblica.
Dal prossimo mese le amministrazioni (che hanno ricevuto una missiva gemella di quella inviata ai dipendenti), selezioneranno i primi lavoratori da «formare». Questi dovranno fare una autovalutazione delle proprie competenze digitali. In base al grado di conoscenza avranno accesso a tre livelli diversi di formazione: base, intermedio e avanzato. «Alla fine di ogni percorso», avvisa il ministro, «sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei». Il fascicolo è un progetto previsto dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, e sarà una sorta di “portafoglio” delle competenze di ogni dipendente pubblico.
Il riferimento è ai meccanismi di progressione orizzontale e verticale previsti dal nuovo contratto collettivo di lavoro appena firmato con i sindacati e in attesa di essere ratificato dal Ministero dell’Economia e dalla Corte dei Conti, che tiene conto per questi “scatti”, sia della valutazione individuale dei dipendenti che della formazione e dei titoli di studio (oltre che dell’anzianità). Brunetta ricorda anche che per formare gradualmente, nell’arco dei prossimi 5 anni, tutti i dipendenti pubblici, ci sono a disposizione 2 miliardi di euro. Insomma, ribadisce il ministro nella lettera, «è iniziato un percorso importante di “ricarica delle batterie” della Pubblica amministrazione». L’altra gamba del progetto è il piano «Pa 110 e lode». Grazie a un protocollo d’intesa siglato il 7 ottobre 2021 a Palazzo Vidoni con la Ministra dell’Università e della Ricerca e alla collaborazione della CRUI, ricorda Brunetta nella lettera, «i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche». La prima università ad aderire al progetto è stata la Sapienza di Roma, che fino al prossimo 24 gennaio consentirà ai dipendenti pubblici di iscriversi a cinque corsi con un prezzo calmierato. Ma presto si aggiungeranno anche altri atenei.
LA NEWSLETTER
Da fine gennaio, spiega Brunetta nella lettera. «tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, al link http://www.funzionepubblica.gov.it/formazione». Inoltre, periodicamente, il Dipartimento della funzione pubblica comunicherà, con una newsletter, tutte le novità che riguardano l’attuazione del Piano, insieme alle altre notizie di interesse per amministrazioni e dipendenti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero