Lo spread vola poi chiude a 301. Piazza Affari in altalena

La bocciatura della manovra da parte dell'Ue e lo scontro nel governo fanno impennare lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco che stamani è salito fino quota 340...

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La bocciatura della manovra da parte dell'Ue e lo scontro nel governo fanno impennare lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco che stamani è salito fino quota 340 punti base, aggiornando i massimi dal marzo 2013. Il differenziale è tornato poi a scendere nel pomeriggio chiudendo in netto calo a 301,6 punti base contro i 327 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro ripiega fin sotto la soglia del 3,5% al 3,47% dopo un picco al 3,78%. 


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Il netto miglioramento registrato sul mercato dei titoli di Stato insieme al rialzo di Wall street fa tornare momentaneamente in positivo Piazza Affari, dopo una seduta tutta al ribasso. In un clima comunque nervoso, l'indice Ftse Mib alla fine chiude comunque in lieve calo: l'indice Ftse Mib segna meno 0,04% a 19.080 punti. In mattinata era arrivato a cedere anche l'1,7%. Nel resto d'Europa in rosso Parigi e Francoforte, positiva Londra.

A Piazza Affari è stato di Mediobanca il rialzo più significativo (+3%), dopo che Blackrock si è portata al 5% del capitale, bene anche Poste (+2,4%) e Saipem (+2%) che ha annunciato un maxi contratto in Thailandia. Giù Pirelli (-5%) che ha pagato la correzione della guidance 2018 da parte di Michelin. Male Telecom (-3,1%). Giù Fca (-2,3%) complice un report di Kepler Cheuvreux. 

L'impennata dei rendimenti sui titoli di Stato ha messo pressione per tutta la seduta ai bancari che, dopo una mattinata con flessioni fino al 5%, hanno ridotto il passivo nel pomeriggio pur restando deboli: oltre a Mediobanca, solo Bper(+0,3%) e Intesa Sanpaolo (+0,2%) hanno chiuso in positivo mentre le perdite più significative sono state quelle di Mps (-4,9%) e Carige(-3,7%). Giù Ubi (-2,7%) e Banco Bpm(-1,5%). Male il risparmio gestito: -3,7% Banca Generali, -2,9% Fineco, -1,5% Azimut. In evidenza invece le società delle reti e le utility. Piovan al debutto ha chiuso a +0,6%.

Nel resto d'Europa in caduta il comparto auto a causa del -11% di Michelin a Parigi: il gruppo francese, dopo il +5,2% delle vendite nel terzo trimestre, ha dichiarato di attendersi solo un modesto aumento dei ricavi nel 2018 mentre il risultato operativo dovrebbe risultare inferiore alle previsioni degli analisti complice l'effetto delle valute e dei costi delle materie prime. A Francoforte Continental ha perso il 4,5% a Milano Pirelli il 5%.

 

Differenziale con la Grecia ai minimi. L'intensificarsi della pressione sui Btp non fa volare solo lo spread Italia-Germania, ma continua a ridurre lo spread della Grecia rispetto all'Italia, sceso stamani sotto i 70 punti base, un livello che non si vedeva dal 2009. Sale, intanto, il differenziale fra i titoli italiani e quelli spagnoli, a un passo da quota 200, massimo storico.


Bene la Cina. Le Borse cinesi trovano slancio con la discesa in campo e le rassicurazioni ai mercati di Peoplès Bank of China, China Banking and Insurance Regulatory Commission e China Securities Regulatory Commission, e chiudeno in rally: l'indice Composite di Shanghai sale del 2,58%, a 2.550,47 punti e quello quello di Shenzhen del 2,58%, a 1.263,81. I listini, in «rosso» di oltre il 25% da inizio anno, hanno scontato in avvio il deludente Pil del terzo trimestre in Cina (+6,5% annuo contro attese a +6,6%), ai minimi dal primo trimestre 2009, accusando la guerra commerciale con gli Usa.

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Il Messaggero