Riviste al ribasso le previsioni di crescita economica globale. La revisione arriva dall'aggiornamento di interim dell'Economic Outloook redatto dall'OCSE che vede una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Anche per l'Italia il PIL è indicato al +1,2% per il 2018. Valore di 0,2 punti percentuali più in basso rispetto alle stime del maggio scorso. L'OCSE, invece ha confermato al +1,1% la stima di crescita per il 2019. "In Italia è probabile una crescita più moderata - afferma l'organizzazione - con l'incertezza che grava sulle scelte di politica, il rialzo dei tassi di interesse e il rallentamento della creazione di posti di lavoro che frena la spesa delle famiglie".
Il messaggio" dell'OCSE all'Italia è "molto semplice", ha affermato la capo economista Laurence Boone, durante la conferenza stampa di presentazione dell'aggiornamento all'Economic Outlook. "Il passato Governo aveva portato avanti molte delle riforme indicate dall'OCSE come sull'industria. Queste riforme è il caso che proseguano - ha spiegato - perché in Italia il potenziale di crescita deve salire. La fiducia è vitale e quindi bisogna da un lato attenersi alle regole europee sul bilancio, dall'altro assicurare che la spesa venga indirizzata su capitoli che aiutano la produttività".
Italia rischio per l'Ue. Alla domanda su quali fossero i rischi politici che potrebbero impedire all'Europa di prosperare Laurence Boone, risponde così: «il primo, è il Brexit. È molto importante arrivare ad un accordo che consenta di mantenere le relazioni più strette possibili tra Gran Bretagna e il resto dell'Ue. Poi - aggiunge - c'è quello che sta accadendo in Italia, dove la crescita è debole e il debito elevato. Bisogna assolutamente continuare le riforme lanciate dal governo precedente. E la spesa pubblica non deve servire a sostenere artificialmente la crescita con i consumi, ma puntare agli investimenti produttivi». «Infine - conclude - quando guardiamo tutta la zona euro, non ci sono stati molti progressi dalla realizzazione dell'Unione bancaria. È un peccato, perché tutto ciò che rafforza la sua integrazione consentirà di tirare la crescita dando fiducia ad imprese e investitori. E tuttavia, con l'approssimarsi delle elezioni europee, c'è il rischio che tutto ciò rallenti».
"Non cancellare la riforma Fornero". «Quando parliamo di riforma delle pensioni, penso sia importante non disfare la riforma Fornero», aggiunge poi la capoeconomista dell' Ocse, Laurence Boone, rispondendo a una domanda sull'Italia durante la presentazione dell'Interim Economic Outlook a Parigi. «Se si tratta di ridurre l'età pensionabile - ha affermato - sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani».
Il Messaggero