Il tempo è ormai agli sgoccioli. E una proposta del governo italiano per evitare la procedura d'infrazione Ue sulla manovra ancora non c'è. A due giorni...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Spazi di trattativa ancora ci sono, assicura il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, aprendo alla possibilità di giocare su «tutte le flessibilità» concesse dalle regole Ue. Ma «serve trovare impegni concreti, cifre, se vogliamo cambiare la nostra analisi». Cioè un nuovo Documento programmatico di bilancio con un chiaro taglio del deficit e uno sforzo strutturale con un percorso credibile di rientro del debito. Il tempo, aggiunge Valdis Dombrovskis, «è limitato» e il dialogo «deve essere significativo». Altrimenti, scandisce la Commissione, non sarà possibile evitare la procedura. A Juncker, insomma, Conte dovrà portare un nuovo documento, non solo disponibilità al confronto.
E la richiesta è arrivata esplicita. Una risposta il governo la sta studiando da giorni ma l'attesa sintesi politica, che avrebbe dovuto essere sancita da un vertice in giornata, sembra ancora lontana. Nel weekend si è registrato un crescendo di punzecchiature e distinguo tra i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, impegnati prima nella corsa a recuperare al tavolo gialloverde il mondo delle imprese - in allarme per le scelte economiche del governo con il rischio recessione incombente - e poi a 'duellarè su alcune delle novità da introdurre nella legge di bilancio. Nel giorno in cui inizia l'iter della manovra al Senato - e a tre settimane dal 31 dicembre, scadenza ultima per il varo della legge di bilancio - restano ancora diversi nodi, a partire dal taglio alle pensioni d'oro. Si farà, bisogna solo trovare il modo migliore: continua a dire Salvini, dopo aver sponsorizzato un blocco degli adeguamenti degli assegni invece della decurtazione. Ma sarebbe «suicida» non tagliare, replica Di Maio, appellandosi alla mediazione del premier. E Conte, nell'incontro a Palazzo Chigi con i sindacati, difende la misura «di equità», ma non indica in concreto come sarà. I sottosegretari continuano a trattare e mediare sulle misure.
Ma solo i leader di M5s e Lega possono dare l'avallo politico.
Il Messaggero