Doveva valere oltre sette miliardi di euro. Il conto finale delle misure contro l'evasione fiscale, invece, si ferma a 3,2 miliardi. Meno della metà di quanto...
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Molte delle misure di lotta all'evasione introducono nuovi obblighi per i contribuenti. Si va dall'illecita somministrazione di manodopera fino alle frodi nel settore dei carburanti. Si prova a colpire il contrasto all'evasione e all'illegalità nel settore dei giochi, attraverso l'istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall'estero senza concessione, anche attraverso l'istituzione dell'agente sotto copertura. Secondo il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei commercialisti, Massimo Miani, le misure del governo, in realtà, rischiano «di complicare la vita di chi non evade». Gli onesti, insomma.
LA REAZIONE
Ma lo scontro più duro, probabilmente, è quello sulla cosiddetta «plastic tax», l'imposta di un euro a chilogrammo su plastica e imballaggi. Confindustria ha espresso «forte contrarietà». «La misura - ha fatto sapere l'associazione degli industriali - non ha finalità ambientali, penalizza i prodotti e non i comportamenti, e rappresenta unicamente un'imposizione diretta a recuperare risorse ponendo ingenti costi a carico di consumatori, lavoratori e imprese».
Andrea Bassi
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Il Messaggero