Sconti più generosi per chi chiude le liti tributarie con il fisco prima di arrivare alla sentenza definitiva. È questa l'ultima novità introdotta dal...
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Manovra, Bruxelles pronta a una nuova bocciatura
IL MECCANISMO
In caso di doppia conforme (vittoria del contribuente nei primi due gradi di giudizio), il contribuente beneficerà del maxi-sconto del 95%, versando solo il 5% di quanto richiesto. Nel corso di una riunione tecnica al Senato, i tecnici della maggioranza hanno anche deciso che l'obbligo di fatturazione elettronica, nelle transazioni tra privati, partirà regolarmente il primo gennaio 2019. I rilievi avanzati sul punto dal Garante della Privacy sono stati superati per una ragione molto concreta: eliminare o rinviare la misura sarebbe costato troppo in quanto il recupero di evasione connesso a questo meccanismo di controllo è di circa 1,9 miliardi di euro in un anno. Si starebbero tuttavia studiando alcuni ritocchi alla misura. La commissione Finanze del Senato starebbe infatti valutando alcune correzioni, a partire dall'esclusione dall'obbligo di fatturazione elettronica per medici e farmacisti. Per questi ultimi, infatti, è già attivo lo scontrino elettronico. Intanto i tecnici del Tesoro sono ancora al lavoro sui pareri sugli emendamenti presentati in Parlamento. Governo e maggioranza lavorano alla stesura della proposta di modifica, frutto dell'intesa raggiunta nel vertice politico che si è svolto la scorsa settimana, che eliminerà il condono (causando un mancato gettito di 400 milioni) che era stato messo a punto per consentire a chi non aveva messo in dichiarazione alcuni guadagni, negli ultimi 5 anni, di sanare la propria posizione pagando il 20%. Quanto alla proposta che dovrebbe estendere la sanatoria alle irregolarità formali (200 euro di versamento per ogni anno viziato, anche se si starebbe ancora valutando l'ipotesi di far scendere a 150 euro la cifra), sarebbe stata messa a punto ma dovrà essere riformulata. Salta, invece, l'allargamento del perimetro della pace fiscale agli avvisi bonari, una misura che avrebbe un impatto di 3 miliardi nel triennio 2015-2017 in termini di mancato gettito.
I PASSAGGI
«La norma costa troppo» ha tagliato corto il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci. Tra i nodi da sciogliere, resta quello dell'opportunità di dare via libera al «Saldo e stralcio»: un meccanismo messo a punto dal sottosegretario alle Infrastrutture della Lega, Armando Siri, che modifica l'impianto delle Rottamazioni e che prevede una sanatoria delle cartelle Equitalia per i contribuenti in difficoltà, con tre aliquote (6, 10 e 25%), ma solo con un Isee fino a 30 mila euro. L'obiettivo del governo è chiudere l'esame del decreto in commissione entro giovedì per inviare il testo in Senato nella stessa giornata, ma il ritardo nell'avvio delle votazioni potrebbe far slittare ulteriormente i tempi.
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Il Messaggero