«Le regole di bilancio vanno riviste. Finora sono state efficaci, sensate, per molto tempo, ora sono sensate perché evitano l'accumulo di debito, ma non sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Dalla mia ultima audizione davanti a questa commissione lo slancio della zona euro è rallentato significativamente, più di quanto avevamo anticipato. Il Pil è ora previsto a 1,1% nel 2019, meno 0,6 punti dalle proiezioni di dicembre, e 1,2% nel 2020, meno 0,5 punti da dicembre», ha poi sottolineato Draghi nella sua ultima audizione al Parlamento europeo. Debolezza del commercio internazionale, incertezza legata al protezionismo sono i fattori principali, secondo il presidente dell'Eurotower.
LEGGI ANCHE Bankitalia rivede stime: debito 2018 vola a 134,8% PIL
Riforma del sistema giudiziario, dell'istruzione, della ricerca: sono alcune delle riforme che «ogni Paese dovrebbe fare se ha come priorità la crescita, come dovrebbe essere»: ecco cosa dovrebbe fare un Paese come l'Italia per crescere. Draghi ha spiegato che la crescita è un problema che riguarda molti Paesi, che l'agenda di riforme strutturali è la chiave.
«In vista della prospettiva e delle incertezze che affrontiamo, la politica monetaria deve restare altamente accomodante per un periodo prolungato di tempo», e la Bce «resta pronta ad aggiustare tutti gli strumenti se richiesto dalle prospettive dell'inflazione», ha proseguito. «Le misure che abbiamo preso all'ultimo incontro dimostrano la nostra determinazione e prontezza a fornire il necessario stimolo monetario per perseguire il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi». La politica monetaria «non ha finito gli strumenti o esaurito l'efficacia, continuerà ad agire», ma se ci fosse un'adeguata politica fiscale «sarà più efficiente e rapida».
Il Messaggero