Conte è il premier incaricato: «Io, avvocato difensore degli italiani»

«Sarò l'avvocato difensore degli italiani». Giuseppe Conte, l'avvocato indicato da M5S e Lega come possibile presidente del Consiglio, ha ricevuto ieri...

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«Sarò l'avvocato difensore degli italiani». Giuseppe Conte, l'avvocato indicato da M5S e Lega come possibile presidente del Consiglio, ha ricevuto ieri pomeriggio l'incarico da Sergio Mattarella. Dopo aver accettato con riserva - come è prassi - si è presentato per la prima volta agli italiani con un breve discorso, confermando la collocazione «europea e internazionale» del Paese.


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Dopo le preoccupazioni dell'Europa per la nascita di un esecutivo a trazione euroscettica e dopo le polemiche sul curriculum diffuso da Conte, l'esecutivo giallo-verde è davvero a un passo. Manca solo il difficile rebus dei ministeri, con il nodo di Paolo Savona, il professore anti euro che la Lega vuole all'Economia. Le consultazioni che Conte avvierà oggi con tutti i partiti serviranno a trovare la quadra. All'inizio della prossima settimana il governo potrebbe andare alle Camere per la fiducia. Il capo dello Stato rompe gli indugi dopo un attento vaglio del profilo dell'avvocato: sceglie di accelerare anche alla luce della turbolenza dei mercati e la costante salita dello spread. A Luigi Di Maio e Matteo Salvini, azionisti della nuova maggioranza, chiede conferma che sia Conte il candidato premier. Poi, mentre Alessandro Di Battista lo attacca e Beppe Grillo blinda il nascente governo dalle «calunnie», Mattarella convoca il professore a metà pomeriggio.

LA SQUADRA DI GOVERNO

L'INTERVENTO
Conte si ferma a colloquio con il presidente per due ore. Poi, abito blu e solo un'incertezza della voce a tradire l'emozione, legge un intervento di quattro minuti. «Sono consapevole» della «fase impegnativa e delicata e delle sfide che ci attendono, nonché della necessità di confermare la collocazione internazionale ed europea dell'Italia», sottolinea. In Ue, con le «alleanze opportune», il governo punterà su intese «nell'interesse nazionale», cimentandosi da subito «con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d'asilo e del completamento dell'unione bancaria».

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Al Paese che «attende delle risposte», Conte indica «il contratto» M5S-Lega, cui dice di aver dato il contributo: «Rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento e lo porrò a fondamento dell'azione di governo nel pieno rispetto» della Costituzione anche per «le prerogative» del presidente del Consiglio. Un passaggio, questo, che punta a fugare i timori di chi lo immagina mero esecutore di quanto decideranno M5s e Lega.

«Il mio intento - sottolinea - è dar vita a un governo dalla parte dei cittadini. Mi propongo di essere l'avvocato difensore del popolo italiano. Lo farò senza risparmiarmi con massimo impegno e responsabilità». A ottanta giorni dalle elezioni, ha così un volto il nuovo esecutivo. 

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«Ci costituiamo parte civile - annuncia battagliero Matteo Renzi - per verificare se realizzeranno le promesse». Ma all'opposizione ci saranno anche FI e Fratelli d'Italia, alleati di un centrodestra sempre più traballante. Ma Salvini assicura di essere nel governo «perché gli alleati mi hanno detto vai. Li continuo a ritenere alleati». «È nata la terza Repubblica, si realizza un sogno», esulta Di Maio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero