Borse, lunedì nero: Milano -2,44%: pesa il nuovo piano Trump sui dazi

Borse, lunedì nero: Milano a -2,44%: pesa il nuovo piano Trump sui dazi
Borse europee fortemente negative dopo i piani dell'amministrazione Trump, svelati dal Wall Street Journal, per frenare l'avanzata della Cina nei settori ad alta...

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Borse europee fortemente negative dopo i piani dell'amministrazione Trump, svelati dal Wall Street Journal, per frenare l'avanzata della Cina nei settori ad alta tecnologia. E questo a pochi giorni dall'entrata in vigore dei dazi americani contro la Cina (partiranno il 6 luglio) e dopo le nuove minacce del presidente, Donald Trump, contro il comparto auto europeo. Harley-Davidson, intanto, ha annunciato che trasferirà fuori dagli States la produzione di motociclette destinate all'Unione europea, che a sua volta ha imposto dazi su vari prodotti americani in risposta a quelli su acciaio e alluminio fatti scattare il primo giugno scorso. Milano e Francoforte hanno accusato le performance peggiori, penalizzate entrambi dalle incertezze politiche, legate soprattutto al tema dei migranti.


Tema che sta sta indebolendo la coesione della coalizione tedesca guidata da Angela Merkel. In Germania, in più, ha destato preoccupazione l'andamento dell'indice tedesco Ifo, quello che misura la fiducia delle imprese e che a giugno è sceso a 101,8 punti dai 102,3 di maggio. Per altro negli ultimi sette mesi, l'Ifo ha registrato ben sei ribassi. Il Ftse Mib ha lasciato sul parterre il 2,44%, mentre è risalito lo spread a 251 punti. A Piazza Affari Prysmian (-10%) ha accusato la performance peggiore del listino, dopo che i vertici dell'azienda di cavi hanno lanciato un profit warning sui numeri di fine anno, mettendo in conto 50 milioni di costi extra per i problemi emersi al collaudo del cavo di collegamento tra Scozia e Galles. Sono andate male le azioni delle banche, anche se Bper ha arginato i danni al 2%, continuando a beneficiare della notizia che Unipol è salita al 14,2% del capitale con l'obiettivo di incrementare la quota fino al 19,9%. È invece andata in controtendenza Campari (-0,22%). Sul fronte dei cambi, l'euro si è rafforzato a 1,2691 dollari (1,1651 venerdì sera), proseguendo la strada del recupero imboccata venerdì. La moneta unica vale inoltre 128,14 yen (128,15), mentre il dollaro-yen è pari a 109,60 (109,97). Il petrolio cede punti: il wti, contratto con consegna a settembre, arretra dello 0,59% portandosi a 67,23 dollari al barile.
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Il Messaggero