Forlì, bimba disabile di Chernobyl violentata dalla coppia di italiani che la ospitava

Sembrava un gesto di grande solidarietà, quello di una coppia di italiani che avevano ospitato in casa una ragazzina che compariva tra le vittime delle radiazioni del...

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Sembrava un gesto di grande solidarietà, quello di una coppia di italiani che avevano ospitato in casa una ragazzina che compariva tra le vittime delle radiazioni del disastro nucleare di Chernobyl. Quei due conviventi di Forlì, all'apparenza generosi e altruisti, si sono invece rivelati essere due terribili aguzzini, capaci prima di violentare e poi di truffare la giovane.

La polizia ha arrestato la coppia, ora accusata di maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale a danno di una ragazza di origine bielorusse che, dall'età di dieci anni, veniva in Italia tutte le estati, ospite della coppia, nell'ambito del progetto di accoglienza bambini vittime delle radiazioni di Chernobyl.



Nel maggio del 2014, appena maggiorenne, la ragazza rimane vittima di un grave incidente stradale mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, che le causa un'invalidità dell'80% e per il quale l'ente assicurativo le liquida 2.120.000,00 euro a titolo di risarcimento del danno subìto. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Forlì, hanno fatto luce sul piano diabolico della coppia che prevedeva di appropriarsi dell'intera somma, senza averne alcun titolo giuridico, attraverso il totale controllo di ogni aspetto della vita della ragazza.

La ragazza viene cacciata di casa e costretta a vivere in un monolocale dopo che aveva riferito alla donna di essere stata abusata sessualmente dal suo convivente anche quando era minorenne e trascorreva parte delle sue vacanze estive da loro. Grazie a una richiesta di aiuto affidata a un bigliettino destinato all´assistente sociale che seguiva la giovane vittima, questa è riuscita a denunciare i suoi aguzzini.
 

I polizotti hanno così effettuato degli accertamenti patrimoniali dai quali è emerso che non vi era alcuna traccia dei 2.120.000,00 euro. La coppia, invece, aveva effettuato acquisti di autovetture, immobili, e altri beni, nonché l´apertura di conti correnti con movimentazioni di grosse cifre di danaro. Il piano prevedeva inoltre di liberarsi della ragazza rispedendola in Bielorussia, per avere piena e incondizionata disponibilità del patrimonio.

Alla malcapitata, una volta all´estero, avrebbero accreditato mensilmente 200euro su una carta prepagata, dato che era completamente all´oscuro dell´entità della somma liquidata in suo favore. La coppia aveva anche assunto la giovane come colf per farle fare le pulizie nella villa acquistata con i suoi stessi soldi, per farle credere che l´unico modo per rinnovare il permesso di soggiorno era quello di avere un lavoro. I due, però, erano era ben consapevoli che non lo avrebbe mai ottenuto in quanto non erano disponibili le c.d. quote di conversione e quindi la ragazza sarebbe stata espulsa dal territorio nazionale.


La giovane è stata collocata in una struttura protetta e le è stato riconosciuto un permesso di soggiorno per motivi di giustizia. Il G.I.P. oltre alle misure restrittive in carcere ha emesso un´ordinanza cautelare reale consistente nel sequestro preventivo di 2 immobili, 2 autovetture, e di 4 conti correnti. Le indagini della Polizia hanno permesso, inoltre, di salvare circa 500mila euro non ancora spesi dalla diabolica coppia che saranno subito restituiti alla giovane proprio a ridosso del suo 24° compleanno. Oltre alla coppia è stata denunciata a piede libero la figlia naturale della donna per il reato di truffa e circonvenzione di incapace per essersi intestata una parte del patrimonio della giovane vittima.
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Il Messaggero