Dalla raffica di domande degli studenti all'incontro con il presidente Mattarella al Quirinale. Paolo Nespoli è tornato con i piedi per Terra dopo la missione Vita...
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Nel pomeriggio l'incontro con il Presidente della Repubblica al quale Nespoli donerà una delle sue spettacolari foto dell'Italia scattate dell'Iss.
«Al presidente porto una foto dell'Italia e della Sicilia scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale».. Proprio nel collegamento con la Iss l'11 ottobre scorso, mentre Paolo stava svolgendo la missione spaziale Vita dell'Asi, il Capo dello Stato aveva chiesto all'astronauta di portargli una foto dell'Italia «da collocare al Quirinale». Oggi Nespoli mantiene la promessa. «Ho scattato tante foto dell'Italia dallo spazio, al presidente Mattarella porto uno scatto in cui si vede bene la Sicilia » ha anticipato l'astronauta parlando a Roma con i giornalisti al termine della proiezione del docufilm.
FEDELI
«C'è una grandissima necessità di tecnologia e di un grande lavoro di squadra»: lo ha detto oggi a Roma il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, incontrando l'astronauta Nespoli. «E' bello che tante ragazze vogliano fare l'astronauta». Quello che emerge dal docu-film, ha aggiunto Fedeli, è che «per qualsiasi professione sono necessarie competenze e conoscenze solide, che sono l'inestinguibile sete di conoscenza e la determinazione a mettersi alla prova costantemente a portarci nel domani, nel futuro, come nello spazio».
BATTISTON
«Sì, perchè no? Dobbiamo riuscire a farlo». È stato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, a rispondere così alla possibilità che l'uomo possa arrivare oltre il sistema solare. Una delle tante domande sulle future conquiste spaziali e della scienza cui il numero uno dell'Asi ha risposto incontrando a Roma, questa mattina, oltre 200 studentesse e studenti al cinema Farnese.
Battiston, classe 1956, fisico sperimentale, specializzato nel campo della fisica fondamentale, delle particelle elementari ed uno dei maggiori esperti di raggi cosmici, ha spiegato ai ragazzi che quello che oggi sembra fantascienza domani sarà scienza, perchè «se nell'ultimo secolo siamo passati dal trasporto a cavallo alle navette spaziali, se oggi abbiamo smartphone che con cui comunicare», ogni traguardo che «oggi sembra impossibile» domani potrebbe diventare una nuova conquista per l'umanità.
Il Messaggero