Fu fra i primi protagonisti del divisionismo italiano. Divenne poi un esponente di spicco del Futurismo firmando assieme a Marinetti e gli altri...
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Nell'ottobre del 1918 pubblicò il "Manifesto del colore", dove analizzò il ruolo del colore nella pittura d'avanguardia.
Nell'ambito della sua adesione al futurismo, che Balla portò avanti senza sosta, si ricorda che nel 1926 egli scolpì una statuetta con la scritta alla base "Sono venuto a dare un governo all'Italia". L'opera fu consegnata direttamente a Mussolini, il quale gradì. Negli anni trenta Balla era divenuto l'artista del fascismo per eccellenza, apprezzatissimo dalla critica. Nel 1933 realizzò Marcia su Roma (verso di Velocità astratta), e sembra che l'opera sia stata commissionata da Mussolini stesso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero