L'orso Juan Carrito è morto investito da un'auto, sotto choc il ragazzo alla guida: «È sbucato all'improvviso»

In un primo momento non era chiaro di quale orso si trattasse, poi le marche auricolari alle orecchie, che hanno sostituito il vecchio radiocollare, hanno permesso il riconoscimento

L'orso Juan Carrito è morto investito da un'auto questo pomeriggio sulla statale 17, strada che collega Castel di Sangro a Roccaraso, al bivio del...

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L'orso Juan Carrito è morto investito da un'auto questo pomeriggio sulla statale 17, strada che collega Castel di Sangro a Roccaraso, al bivio del cimitero. L'orso sin dai primi momenti era apparso gravissimo, con le quattro zampe rotte, immobile sull'asfalto, in un angolo della carreggiata con la neve appena caduta, si divincolava muovendo solo la testa, un'agonia durata quasi due ore. Le guardie del Parco e i carabinieri forestali, intervenuti immediatamente sul posto, hanno subito confermato che si trattava di Juan Carrito, l'orso social di Roccaraso, protagonista di tantissime scorribande nei paesini del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e della provincia dell'Aquila, senza mai essere aggressivo.

 

 

 

Investito l'orso Juan Carrito, come sta

In un primo momento non era chiaro di quale orso si trattasse, poi le marche auricolari alle orecchie, che hanno sostituito il vecchio radiocollare, hanno permesso il riconoscimento. Juan Carrito è stato travolto, intorno alle 18, da un'auto, con a bordo tre persone, che si sono subito fermate, il ragazzo alla guida è sotto choc. «È sbucato all'improvviso», avrebbe detto ai primi soccorritori. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro che hanno atteso invano  l'arrivo del  veterinario del Parco. Juan Carrito è morto poco prima delle 20. Tantissime le persone giunte sul luogo quando hanno saputo del tragico investimento: JC era una mascotte, l'orso per tre anni era stato il protagonista indiscusso del Parco, il blitz in pasticceria con la scorpacciata di biscotti, l'assalto all'albero di prugne, le scorribande negli allevamenti a caccia di miele e galline, i cassonetti rovesciati, la foto indimenticabile alla stazione di Roccaraso, le notti passate a dormire all'ingresso degli alberghi e, l'ultima visita, al ristorante di Niko Romito a Castel di Sangro, il famoso chef aveva postato, entusiasta, una foto del suo passaggio. Questo è stato JC, simbolo della regione Abruzzo, una star che ha fatto sorridere e innamorare tutti sui social network.  

Juan Carrito, un orso di 150 chili, era uno dei quattro figli di mamma Amarena, il più intraprendente e curioso. Quando è diventato grande non ha mai lasciato veramente Roccaraso, Villalago, Pescasseroli, Bisegna, dove tutti lo conoscevano e lo chiamavano per nome. La carcassa è stata portata all'Istituto Zooprofilattico di Isernia che si occuperà dell'autopsia, mentre sui social si rincorrono i commenti su come doveva essere protetto questo orso ribelle, che non ha mai accettato di vivere in alta montagna e di andare un letargo.

 

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Il Messaggero