Tra semafori e incroci, il filobus avanti piano

Le prove in corso sulla Strada parco seguite e filmate dai comitati del no

prove bus sulla strada parco
di Bruno D'Alfonso
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 07:16

Continuano le esercitazioni di guida degli autisti sul tracciato della Strada Parco, nell’ottica di formare i conduttori dei grandi torpedoni modello VanHool exquiCity18T. Al loro passaggio, tanti i problemi messi a nudo dall’occhio attento dei cittadini, soprattutto analizzati dalla lente d’ingrandimento del comitato Strada Parco bene comune, prendendo spunto da un filmato pubblicato su Youtube. Nelle riprese video, della durata di circa 22 minuti, a un certo punto si evidenzia l’incrocio dei treni a passo d’uomo all’altezza di Via Gioberti, con uno dei veicoli fermo a stretto ridosso della banchina di fermata. Alle 19 intersezioni a raso, tutte semaforizzate – come viene spiegato in un post - il veicolo è costretto a fermarsi in attesa del segnale verde azionato dalle spire di rilevamento semaforico presenti sull’asfalto, che non garantiscono la priorità semaforica al transito rapido del veicolo.

Altrettanto, dovrà sostare in corrispondenza dei numerosi attraversamenti pedonali incustoditi e alle 19 banchine di fermata (in tutto sono 25) disseminate su un percorso riservato elettrificato di appena 6 km, privo di servizi e attività commerciali. Dopo tali considerazioni, il presidente del comitato Strada Parco, Ivano Angiolelli, si domanda: «Con quali tempi di percorrenza e quale sarà la velocità commerciale attesa dal sistema? A Pescara, dopo 31 anni di annunci infondati e altrettanti milioni di euro buttati alle ortiche, va in onda l’inedito sistema Tlm (Trasporto lento di massa), realizzato forzosamente a danno grave della qualità della vita dei cittadini, del territorio, il paesaggio, il patrimonio arboreo comunale, le Casse dello Stato».

LE OBIEZIONI

A tali affermazioni, il commento di un cittadino, Renzo Vitali, che si rivolge al manager di Tua, Maxmilian Di Pasquale: «La sintesi è la seguente: se ci sono tutte queste intersezioni, fermate e attraversamenti pedonali, come può la filovia ritenersi un Trm? A tutti gli effetti è un semplice Tpl, per cui sono stati spesi 30 milioni ma, soprattutto, se ne spenderanno ancora molti per la gestione e la manutenzione.

Il successo di un sistema di trasporto si riconosce da un numero di passeggeri e dagli incassi annui e non dai numeri attesi, come Rimini dimostra ahimè quotidianamente». Il riferimento è alle esperienze del capoluogo romagnolo, dove però il relativo tracciato è stato costruito ex novo e non adattato come nel caso abruzzese nel centro cittadino. Nel merito della grande opera in procinto di essere attivata, Maximilian Di Pasquale, general manager di Tua, aveva dichiarato: «La più grande soddisfazione professionale sarà quella di avviare questa nuova modalità di trasporto. Ora la funzionalità dell’impianto è verificata e inizia il periodo di prova con l'obiettivo di entrare in funzione al pubblico entro la fine di giugno. Siamo consapevoli che la notizia genera anche una certa paura, sarà nostro dovere rassicurare e attuare tutte le misure di mitigazione del rischio per rendere l’impianto di minor impatto possibile. L'effetto finale sarà sicuramente positivo per i cittadini».

«Il Comitato ringrazia molto per la premura – ha risposto Ivano Angiolelli - ma non saprebbe in realtà cosa farsene di un vettore che, a detta dello stesso direttore generale, sarà costretto a viaggiare a bassissima velocità commerciale finanche sulla sede segregata».

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