L'Aquila, sui concorsi truffa alle forze dell'ordine arriva il plauso della Procura di Roma all'ufficiale Soldano titolare della mega inchiesta.

Nella foto il Tenente Colonnello, Aurelio Soldano del Nucleo di Polizia Tributaria dell'Aquila
di marcello ianni
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Martedì 14 Maggio 2024, 20:06

L'AQUILA Un compiacimento per l’ottimo lavoro svolto con grande spirito di abnegazione e acume investigativo. Così la Procura della Repubblica di Roma, ai vertici del Corpo delle Fiamme gialle nei riguardi del Tenente Colonnello della Guardia di Finanza dell’Aquila, Aurelio Soldano, in servizio presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sempre del capoluogo della Regione Abruzzo.

Oggetto del plauso da parte del prestigioso Ufficio investigativo della Capitale, l’inchiesta partita all’Aquila e arrivata fino a Roma su una mega truffa riguardante le prove concorsuali per l’accesso alle Forze dell’ordine, militari compresi. Si è partiti dal concorso truffa per l’arruolamento alle Fiamme gialle che si è tenuto presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti di Coppito nel 2019, che avrebbe ruotato un’associazione per delinquere formata da due casertani e un napoletano appartenenti ai vigili del fuoco, ed alla Polizia penitenziaria.

E così è saltato fuori che una settantina di giovani candidati, si sarebbero fatti sostituire da altri soggetti "più bravi" già durante le prove scritte.

Si trattava di concorrenti di età compresa tra i 25 ed i 27 anni, i quali anziché mettersi in gioco con la loro preparazione, e trovando anche difficoltà nell’avvicinare organizzatori del concorso o militari stessi del Corpo a vari livelli, hanno pensato bene di farsi sostituire direttamente, attraverso la semplice falsificazione dei documenti e mandando al loro posto altri ‘più preparati’. Il processo è ancora in corso e vede alla ‘sbarra’ 60 imputati.

L’indagine del Tenente Colonnello Soldano si è successivamente spostata alla Capitale, dopo aver analizzato il voluminoso materiale investigativo. Qui recentemente la Procura Capitolina ha chiuso le indagini preliminari contestando analoghe azioni truffaldine al concorso (per 750 posti) per l’arruolamento alla Polizia Penitenziaria e a quello (per 1851 posti) alla Polizia di Stato. Prove che si sono tenute a Roma.       

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